1. Una donna violenta


    Data: 16/12/2020, Categorie: Anale Hardcore, Sesso di Gruppo Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster

    ... rimanendo con la fighetta nuda. Lo zio mi mise subito la mano sull’inguine ed iniziò a massaggiarmi il clitoride. Io, a mia volta, iniziai a massaggiargli quell’enorme membro. Io mi bagnai immediatamente, mentre a lui venne subito duro, tanto che dovetti aprirgli i pantaloni, mentre lui mi infilava il suo dito fino in fondo nella patatina.
    
    Quando fummo abbastanza lontani da casa, lo zio s’infilò in una stradina laterale, scese prendendo una coperta e mi fece andare con lui, dietro un cespuglio che ci nascondeva dalla strada.
    
    Mi levò il vestito, si calò i pantaloni, mi fece stendere e si posizionò sopra di me, puntellato sulle braccia. Io gli presi l’uccellone, lo puntai sull’entrata della mia patatina e lui, con un colpo deciso, affondò tutto in me, riempiendomi tutta.
    
    Mi scopò in tutte le posizioni e, alla fine, mi riempì la passerina di sborra calda. Io godetti da morire, ebbi almeno una decina di orgasmi. Lo zio era insaziabile, una durata incredibile. Alla fine ero distrutta.
    
    Mi rimisi il vestito, tendomi le mutandine per evitare che la sborra dello zio allagasse la macchina, gli ripulii ben bene l’uccello con la bocca e ripartimmo per le commissioni. Io ero talmente stanca che lo aspettai in macchina.
    
    Quando ritornammo, mi rifugiai in camera con una scusa e scesi solo per cena. Al mattino seguente ripartimmo, con quella che ci saremmo rivisti tutti.
    
    Penso proprio che ritornerò spesso a far visita a zio Antonio.
    
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    L’odore del sesso
    
    Cos'è ...
    ... successo?
    
    Dove sei andata? Dove è finita la ragazzina a cui infilavo le margherite
    
    tra i capelli, quelli fluenti, lunghi e lisci come seta, non quella
    
    acconciatura da matrona romana che hai ora, che giocava e si rotolava nei
    
    prati con me e rideva e si scherniva e poi mi baciava d'impluso con tutta
    
    la foga spensierata dei vent'anni?
    
    Ti guardo ora. Non sei più la stessa. L'espressione indurita tra gli occhi
    
    e lo sguardo cupo che non si accende più per me. Niente più corse nella
    
    spiaggia deserta all'imbrunire, niente più falò e stelle cadenti e baci e
    
    carezze e ansimi e sussurri e il tuo corpo morbido e il mio teso e proteso
    
    verso di te.
    
    Una fila interminabile di ombrelloni. Tutti dello stesso color ruggine,
    
    perfettamente allineati. In questo nostro nuovo mondo non c'è più spazio
    
    per il disordine.
    
    Una casa di proprietà, due figli, un rassicurante conto in banca e un suv
    
    nuovo fiammante come si conviene ad una famiglia come la nostra. Tutte le
    
    cose giuste e al loro posto.
    
    Lo vedo. Lo vedo come lo guardi, non è una novità per me quel tuo sguardo
    
    sornione e malizioso.
    
    Mediamente alto, mediamente sovappeso e mediamento sposato. Pizzetto e
    
    tempia rasata. Occhi azzurri.
    
    Io gli occhi ce li ho marroni, il colore più anonimo dell'universo.Come me.
    
    Sguardi ricambiati e insistenti tra le sdraio e i lettini unti di crema
    
    solare e corpi bagnati.
    
    Sguardi azzurri e neri che si intrecciano, sopra i nostri bambini che
    
    giocano ...
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