Una donna violenta
Data: 16/12/2020,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster
... clito, è questione di un attimo, poi perdo ancora il controllo e cado nell’orgasmo. Cedo, divarico le cosce, lascio che la mutandina raggiunga il pavimento e la allontano con il piede. Sono aperta: gli vengo sulla lingua, che non si ferma più. Con uno sforzo inaudito, faccio del mio meglio per non farmi sentir mugolare; mi mordo le labbra a sangue… ma intanto tremo tutta. Lui è grande, lo sa che sto venendo. Pazza di piacere, vorrei morire.
Non ci fermeremo più…
Come faccio a dire che non voglio che accada? L’atmosfera, nella mia cucina, si distende un poco; mi da il tempo di riprendermi. Posso mai fermare tutto adesso? Che differenza fa, ormai? E’ successo quello che non doveva mai succedere. Credevo di sacrificarmi per il suo piacere, invece sono io, soltanto io, colpevole, adesso.
Forse a quarant’anni, forse con il marito lontano; una donna nel pieno del vigore, forse si poteva tentare di giustificare… non una “vecchia” come me. Non ho giustificazioni, Adesso che sono appagata, comprendo la situazione con estrema lucidità… ma lui mi impedisce di pensare ancora.
Non posso trattenere un piccolo grido. Senza preavviso mio figlio approfitta di quanto sono lubrificata dagli umori, per infilarmi col cazzo, di botto. Mi ferma l’aria nei polmoni! Sono tutta piena di lui, e com’è grosso… mi ha divaricata di brutto. Altro che pensare con lucidità… io mi sento svenire dalla lussuria.
Dopo lo smarrimento di entrambi, nel sentirci uniti da quel tubo di carne, lui inizia ...
... a scopare e io mi pongo a favore delle sue penetrazioni continue. Mi tasto con la mano di sotto, apro le dita sulla vagina e identifico il palo bagnato che mi affonda dentro l’anima. Perdo di nuovo il controllo, incapace di frenarmi, mi masturbo il clitoride: è un gesto spontaneo… a che servirebbe ormai tenersi o lasciarsi andare? È tutto finito, è tutto accaduto. Mio figlio sta scopando sua madre, probabilmente dopo averlo sognato per anni.
Scopa a lungo senza fermarsi; non mi interessa più niente, e vengo ancora, aiutandomi con le dita. Stavolta non copro i miei gemiti, e lui si ferma dentro per consentirmi un piacere maggiore.
Dopo, mi rendo conto che quella posizione mi sta veramente uccidendo… non so cosa fare per fargli capire che non voglio dargli fretta, ma che sono stanca. Un suo gesto inatteso, mi fa allertare tutti i nervi. Mi decido ad agire, proprio a causa di quello. Infatti, visto che il suo pene non da segni di cedere, lui mi è uscito dalla vagina e, dopo una serie di carezze fin troppo umide, mi allarga con le dita e col glande mi punta l’ano, e preme.
«No, questo no!» dico decisa e lo fermo, bloccandolo con la mano sulla pancia. Mi alzo dal tavolo e quasi incespico per la stanchezza, dovuta alla posizione. Sono nuda, indosso solo le scarpe e le calze. Giovane o vecchia, sono una femmina e so di essere eccitante davvero, nella penombra. Non fa niente, ormai, abbiamo valicato ogni limite della reciproca confidenza.
Lo prendo per mano e lo porto con ...