1. Tanto dolce Tanto letale


    Data: 11/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: LisaTua_, Fonte: RaccontiMilu

    Ci vediamo, come sempre i nostri incontri sono sempre anticipati da battute, risate, racconti, come stai? ma queste sono cose nostre a chi importa? Salterò volontariamente tutta quella parte apparentemente innocente eppure tanto intima da non volerla condividere e andrò direttamente al punto….. Tu conoscevi bene le mie paure, paura di essere bendata, paura di essere legata, paura di essere ripresa, ma ti ho sempre detto di avere in te la totale fiducia una fiducia che non ho mai dato davvero a nessuno. Sono nuda al centro della stanza, in attesa, occhi bassi, non so cosa vuoi farmi so solo che senza neanche un tocco sto già vibrando. Cerchi qualcosa tra gli attrezzi, la trovi, la benda che sai che temo, non oso ribellarmi, non oso fare nulla se non arrendermi ai tuoi desideri che diventano miei. Me la metti ed è buio, allora inizi a sfiorarmi, prima con dolcezza, poi con prepotenza, mi fai sentire il tuo tocco che in qualche modo, unico e quasi magico, mi calma. Mi lasci andare e il terrore mi assale in un secondo tu te ne accorgi e sento la tua voce “sono qui” , ritorni e mi accorgo che nelle tue mani c’è qualcosa, sembra corda ma non può essere, non tutte e due le cose insieme, non riuscirei a sopportarlo, mi rilasso godendomi ancora il tuo tocco che passa da carezze a schiaffi, sul culo, sulla figa, sul seno e continui cosi per non so quanti minuti, forse troppi o forse troppo pochi neanche lo so ma ad un certo punto mi prendi i polsi e li porti dietro la schiena, penso ...
    ... subito non può essere, poi di nuovo la sensazione della corda sulla mia pelle e comprendo ciò che accadrà la mia testa gira veloce la mia bocca non osa aprirsi non osa obbiettare il mio cervello grida aiuto, ma aiuto cosa? aiuto liberatemi? aiuto toglietemi questa paura da dosso? non saprei e poi il più inaspettato dei gesti, i baci. Hai iniziato a baciarmi la bocca, non lo avevi mai fatto se non per un fugace saluto, eppure io lo ricordo bene, uno due tre quattro cinque sei volte, si Signore li ho contati e li ho adorati come adoro i tuoi colpi di frusta, come adoro i tuoi colpi di cane, forse perchè in fondo anche quello è stato un colpo anche se non fisico, o semplicemente perchè ti adoro. Improvvisamente sento un rumore di catenella e so perfettamente cosa hai in mano, sento un dolore acuto al capezzolo sinistro, so che ci hai appena attaccato le pinze che finiscono con l’altro capezzolo e la catenella nella mia bocca, ora non posso muovermi, ne vedere, ne parlare, posso sentire solo il tuo profumo e le tue parole che arrivano alle mie orecchie come tuoni bellissimi e letali “non ti lascio da sola sono qui” io annuisco e accolgo i tuoi nuovi colpi dati con quello che credo fosse un flogger, arrivavano ovunque e io li accolgo tutti finchè non hai iniziato a colpirmi i capezzoli già martoriati e ancora intrappolati nelle pinze allora ho gridato e mi è scappata la catenella dalla bocca. 2 schiaffi dritti al viso e ” in ginocchio! ” ho eseguito senza esitare ripetendo mille ...
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