1. La dottoressa


    Data: 08/12/2020, Categorie: Etero Autore: Vincent_W, Fonte: Annunci69

    Oggi la dottoressa specialista Elena, si sente un po' euforica, sarà che dopo un lungo periodo, è riuscita a chiudere con il passato, e mettersi alle spalle definitivamente la fine di una lunga relazione, che le ha dato soddisfazioni ma anche tante delusioni e brutti momenti; sarà che la primavera si sta lentamente palesando dopo un lungo e freddo inverno, e che un pallido sole, facendosi strada attraverso le spesse e deprimenti finestre dell'ambulatorio, le sta accarezzando i capelli lungi e neri.
    
    Ha un camice bianco non troppo grande, che quando si muove mette in evidenza le curve nonostante sia aperto sul davanti, sotto si vede un abitino scuro abbastanza corto, ma in compenso non troppo scollato, e un paio di scarpe con il tacco non troppo fine ma alto, non sono scarpe volgari ma raffinate e sensuali, forse leggermente sopra le righe per un ambulatorio medico, ma è una donna sexy e sofisticata e se le può permettere.
    
    Vedendola si intuisce la forma di un bel sedere sotto il camice, si vede la parte inferiore delle gambe nude e si comprende quanto sia attenta all'outfit e che tutti i dettagli sono curati e ricercati.
    
    Dopo una densa mattinata di visite, manca solo l'ultimo paziente, l'appuntamento è per l'una del pomeriggio, quello per le 12,30 è stato disdetto, nel tempo rimasto libero ne approfitta per dissetarsi e recarsi al bagno.
    
    Gli enormi corridoi degli ambulatori del grande ospedale sono quasi completamente deserti, anche le infermiere sono in pausa, si ...
    ... sentono in lontananza le loro chiacchiere ed il profumo di caffè.
    
    Sul water per fare pipì, si abbassa le costosissime mutandine nere, perché di bianco e dozzinale ha già il camice. Vedendo sopra le mutandine gli effetti dell'eccitazione che aveva avuto la mattina al tavolino del bar, quando una sua cara amica d'infanzia le aveva raccontato alcuni particolari hot di un incontro, che aveva avuto la sera prima, le scappa un sorriso, tanti soldi per delle mutandine per poi ridurle così, pensa.
    
    Dopo essersi liberata la vescica con un getto fragoroso, nel silenzio assordante della pausa pranzo, si accorge che nel bagno riservato, non c'è più la carta igienica, la costosa borsetta con tutto il necessario per una pulizia accurata, è chiusa a chiave nello schedario del suo ambulatorio; per fortuna in una tasca ha un pezzo di un fazzoletto di carta che usa strappandone dei pezzetti, per avvolgere i chewgum prima di gettarli, chewgum che mastica da quando ha smesso con il fumo.
    
    Si asciuga alla bene meglio, in modo appena accettabile, si ricompone, tira lo sciacquone, si lava le mani e si dirige quasi in ritardo verso l'ambulatorio per l'ultimo paziente del giorno, poi pensa che ci sarà tutto il tempo per pulirsi con le salviettine imbevute.
    
    Professionale come sempre, fa in tempo solo a prendere la LV dallo schedario e accoglie l'ultimo paziente, un uomo dall'aspetto giovanile. Dopo i convenevoli e le formalità burocratiche, si siede dietro la sua scrivania, con lui seduto di ...
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