Costretto con la sorella (2)
Data: 29/04/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Luca43, Fonte: EroticiRacconti
Dovevo ammettere che il mio amico Marco era stato proprio bravo, io non sapevo se sarei riuscito a controllarmi così bene quando sarebbe toccato a me.
Circa un mese prima, eravamo al pub e ci stavamo bevendo l’ultima birra della serata, aiutati dall’alcool eravamo arrivati a confessarci a vicenda di provare una certa attrazione fisica per la propria sorella.
Entrambi però non avevamo ancora trovato il coraggio di farci avanti con loro, concordavamo che ci sarebbe voluta un’occasione particolare per rompere il ghiaccio e bypassare l’imbarazzo di una proposta sessuale.
In quel momento a me venne un’idea pazza, quella di inscenare l’ingresso di un malvivente in casa che ci costringesse a fare sesso con la sorella, però senza partecipare. Marco si mise a ridere e da ubriaco lo seguii a ruota.
Il giorno dopo però mi arrivò un suo messaggio: “Sei un genio, possiamo farci questo favore a vicenda, io entro a casa tua e tu entri a casa mia”.
E fu così che organizzammo tutto nei particolari, tirammo a sorte su chi dovesse iniziare e fui io il fortunato a partire, quello che successe con mia sorella l’ho scritto nella prima parte del racconto, da quel giorno io e Patrizia abbiamo scopato come ricci tutte le volte che il suo fidanzato Roberto era fuori casa.
Arrivò anche la sera in cui toccava a me entrare in casa di Marco e contraccambiare, mi aveva detto che aveva invitato sua sorella a mangiare la pizza da lui e così verso le 22 entrai anch’io dalla finestra che ...
... lui aveva lasciato appositamente aperta, con addosso il passamontagna.
Quando mi videro scattarono entrambi in piedi e Marco abbracciò subito sua sorella.
- Non gridate, se non fate cazzate non vi farò del male, voglio solo guardarvi mentre scopate, io non posso fare niente - recitai la mia parte.
- Io e lui siamo fratello e sorella, non morosi - cercò di spiegare Anna.
- Non importa, su datevi da fare -
- Facciamo come dice, meglio non contraddirlo - la convinse Marco.
Rassegnata, fu Anna a fare il primo passo, si inginocchiò davanti a suo fratello e dopo avergli calato pantaloni e boxer iniziò a spompinarlo vigorosamente.
Io e lui ci scambiammo un occhiolino di complicità, poi Marco abbassò lo sguardo sulla sorella per gustarsi lo spettacolo del suo lavoro di bocca: anche lei come Patrizia ci sapeva fare alla grande, i suoi risucchi intensi provocavano il classico rumore di un bocchino fatto bene.
Io ovviamente osservando la scena mi stavo eccitando, ma come da accordi col mio amico rimasi in disparte.
Lui la guidava con una mano dietro la nuca, fino ad arrivare a chiudere gli occhi, piegare la testa all’indietro e lasciarsi andare ad un’abbondante sborrata nella bocca della sorella, che di sua iniziativa ingoiò tutto senza problemi.
Poi lei si rialzò e in quel momento si accorse che ero arrapato.
- Ma non avevi detto che non potevi fare niente? E allora perché hai il cazzo duro? - mi chiese Anna fissando i miei jeans con un rigonfiamento ...