1. Silvana: da compagna di classe a schiava


    Data: 07/12/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu

    ... cagacazzi di Silvana di essere la nostra schiava???’ G:’in sostanza si’ R’ Cosa ti dicevo?’ S: ‘E quando possiamo fare una prova?’ G: Per me quando volete, anche ora, il tempo di andare a casa mia’ R:’Sara?’ S: ‘Dite sul serio?? Oh, occhio’ io ci sto!! Arrivati nella mansarda di Giuliano, si misero comodi e lui versò qualcosa da bere alle sue due ospiti. Rispose ancora a qualche domanda di Sara e poi: G: ‘Ok, Roby, fai tu gli onori di casa, la vittima &egrave diversa dal solito ma la prassi rimane la stessa’ aiuta tu Sara ad ambientarsi’ R: ‘non credo le ci vorrà molto ahahah comunque non preoccuparti, le insegnerò a calpestarla a dovere ahahahah’ Dopo la solita pantomima, Giuliano diede segno di essersi collegato con Silvana la quale, distesa a terra, quando aprì gli occhi si trovò ai piedi delle sue compagne di classe che sedevano su una sedia e su un divano ai suoi lati. R: ‘Ciao Silviaaaa, come va?’ Sara: ‘Ma ciao cara da quanto non ci vediamo? Un paio d’ore? ahahah’. Si: ‘Ciao ragazze, bene, ma che ci faccio qui per terra?’ R: ‘A boh, se non lo sai tu’ dai alzati’ Silvana cercò di rialzarsi ma una forza a lei estranea le impediva quel movimento. Da fuori, Roberta e Sara videro il maldestro tentativo della loro compagna di rialzarsi e ne risero. R:’Ma cara, perche non ti alzi?’ Si: Non ci riesco’ non capisco’ R: ‘Beh, non possiamo mica star qui ad aspettare i tuoi comodi, oltretutto ci stai letteralmente fra i piedi’ quindi o ti alzi o non lamentarti se poi noi ti usiamo ...
    ... come zerbino. A te la scelta!’ Era chiaramente un modo per preparare meglio la compagna alle imminenti umiliazioni; cosi avrebbero potuto dirle che era lei, dopotutto, a voler essere umiliata e che quindi in fondo non erano loro poi ad essere cosi stronze. Silvana continuò a tentare di rialzarsi ma, ovviamente senza successo. R: ‘Beh, senti, dato che ti piace tanto stare a terra, non ti dispiacerà farmi da poggiapiedi no? Ahah’ e nel dire questo le poggiò i piedi sulla pancia. Sara, rimasta un attimo in disparte per ambientarsi, decise di intervenire: ‘Beh, e io? Avrò bene il diritto anche io di stare comoda pure io o solo Roberta può usare il nostro nuovo zerbino?’ E senza ulteriori indugi calò i suoi anfibi sul viso del fantoccio. Si: ‘OOOhhhhh ma che fate, siete sceme? Toglietemi subito i vostri fettoni di dosso dai!!! Non mi diverte sto scherzo!!’ R: ‘Ahahah, temo mia adorata che non sia uno scherzo e che ti convenga cambiare subito i toni. Dopotutto sei tu che non ti alzi. Vuoi leccare le suole degli anfibi di Sara? Non credo, quindi riga dritto, credimi, &egrave un consiglio. Guarda che non sono scarpe nuove, sono quelle che aveva anche in gita, ti ricordi che la pigliavi per il culo perch&egrave in autobus puzzava dopo che aveva pestato una merda, vero?’ Si: Oh brutta schifosa, vuoi dirmi che mi stai appoggiando quelle suole merdose sulla faccia? Ma io vi denuncio, vi faccio spezzare le gambe da mio moroso io vi” R: ‘Ahhhh come la fai tragica, allora dillo subito che ...