La mia vita con lei 11 – Interludio femminile parte prima
Data: 06/12/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
Che eccitazione a leggere queste pagine, quanto è bravo l’amore mio a raccontare di noi due, mi sono bagnata in continuazione sia dagli occhi che dalla mia passerona; si avete capito bene, sono io la topolona Gabriella, una 64enne che è ancora innamorata come una ragazzina del suo compagno di 8 anni più giovane; vedo che mi ha descritta nei minimi dettagli, a cominciare ovviamente dal mio seno enorme di cui vado molto fiera, ma visto che lui ha evitato accuratamente di descriversi lo faccio io per lui; Riccardo è alto più di un metro e ottanta con i capelli castano scuro, anche se cominciano ad avere un po’ di striature grigie, gli occhi tra il verde e il castano e un bel fisico, anche se in leggero sovrappeso, con un bel ciondolo 20×15 in mezzo alle gambe che mi fa godere come una pazza ogni volta che mi entra dentro, figa o culo che sia; non poteva non puntualizzare la nostra adorazione per i formaggi, ereditata da mia madre, nonchè sua nonna, e di come ci piaccia mangiarli praticamente a tutti i pasti, colazione esclusa, anche se a volte è capitato anche li. Ma non mi sono intromessa nel suo racconto solo per questo, vi voglio raccontare di un altro evento che si è svolto poco più di un anno dopo dal weekend a tre con Antonella la mia sorellona; vi dico subito che la settimana dopo durante il nostro soggiorno alla SPA, l’unica cosa degna di essere annotata è la scopata che ci siamo fatti nella grotta, approfittando di essere fra i pochi ospiti della struttura; non perchè ...
... sia stato un weekend noioso, abbiamo goduto di tutte le offerte della SPA e soprattutto le molle del lettone della nostra stanza sono state sollecitate assai dalle nostre numerose scopate.
Prima di raccontare di questo nuovo evento, vi aggiorno sulla questione rimasta in sospeso con le mie cosiddette sorelle; ho visto che Riccardo ha riportato fedelmente la frase che mi davano della zoccola da quando ci eravamo dichiarati; non era un modo di dire, le stronze continuavano a mandarmi messaggi con cadenza settimanale, a turno, dove il termine zoccola era il più delicato; a quei messaggi non ho mai risposto, ma mi pesavano come un macigno e dopo la rivelazione di Antonella non riuscivo più a sopportarle; mi sono fatta mandare la foto dei miei nipoti da Antonella, sono andata al paese e ho pazientemente aspettato di fronte al bar della piazza che comparisse il simpaticone del loro vero padre; gli ho scattato un po’ di foto con il cellulare e me ne sono tornata a casa, senza che il tizio si accorgesse di nulla, anche perchè portavo un cappello, gli occhiali scuri e un giaccone largo per non far vedere le mie forme abbondanti; ho scelto fra le foto che gli ho fatto una dove il suo viso si vedesse chiaramente e l’ho inviata alle mie sorelle insieme alla foto dei loro figli con la dicitura <<Se volete vedere delle zoccole mettetevi davanti allo specchio; se vi permetterete di rimandarmi un solo messaggio di insulti, queste foto le mando ai vostri mariti>>; è seguita una serie di ...