Il nipote sul camion 3
Data: 29/11/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Megaciccio, Fonte: Annunci69
Antonio stava in ginocchio sulla cuccetta che uso come letto quando posso riposare.
Mi fissava con uno sguardo tra l’incerto ed il voglioso, mentre nudo si metteva una mano davanti il cazzo dritto per non farselo vedere. Quasi a vergognarsi dell’eccitazione provata.
“Antonio, non fare quella faccia. A te piace il cazzo. Si vede lontano un miglio. Se hai paura è solo perché non l’hai mai fatto. Ma ho visto come ti sei dedicato a succhiarmi la fava. Ti assicuro che non fanno tutti così.”
Antonio abbassò lo sguardo arrossendo.
“Se vuoi continuiamo, ma lo devi decidere tu. O ti rimetti i pantaloni” aggiunsi tirandogli quelli che si era appena tolto, “o adesso ti pieghi in avanti e ti afferri le chiappe per allargartele. Così ti faccio provare questo”.
Mi afferrai il cazzo ed iniziai a farlo roteare in aria, scappellato, lucido ed estremamente rigido.
Non so cosa passò nella testa di mio nipote in quei pochi secondi, ma alla fine si girò e, lasciando il culo in aria, affondò la testa sul cuscino.
“Perfetto, nipotino mio, adesso lo zio ti fa divertire come mai ti era successo. Ti faccio sentire cosa si prova ad avere questo palo nel culo. Ti faccio gridare come una troia.”
Dicendo questo superai anche io gli schienali dei sedili liberandomi degli ultimi vestiti.
Mi piazzai immediatamente dietro Antonio e gli afferrai le chiappe, dandogli ampie manate e facendole ballare tutte su e giù. Poi presi ad allargarle. Vedevo il suo buchino contrarsi per ...
... l’eccitazione del momento, aspettando l’attimo dell’impalamento.
Decisi di giocarci ancora un po’.
Iniziai a sfiorarlo con le dita e a dargli delle schicchere, mentre gli mordevo le chiappe generose che mi riempivano la bocca. Poi mi avvicinai con la bocca ed iniziai a leccarlo.
Antonio non se lo aspettava e sicuramente non immaginava il piacere che si prova quando una lingua ti solletica l’ano. Iniziò a gemere e a roteare il bacino all’infuori per favorirmi l’operazione mentre gli stuzzicavo la rosellina con la punta.
Estrassi del lubrificante dal vano porta oggetti e glielo versai nello spacco.
Ricominciai a lavorarlo con le dita.
Prima uno. Avanti e indietro.
Poi due, roteandole un po’.
Antonio gemeva un po’ per il dolore.
“Zio, fa un po’ male”
“Lo so, ma è per farti abituare. Altrimenti il mio cazzone ti distrugge. Invece se ti abitui poi ti piacerà. Tu sta fermo”
Poi tre dita.
“Ahhh” esclamò Antonio sfuggendo in avanti
“TI HO DETTO DI STARE FERMO” gli urlai riafferrandolo per i fianchi e riportandolo in posizione.
Gli rinfilai subito due dita nel culo muovendole rapidamente, facendole accompagnare presto dalla terza.
“AHI AHI ZIO!!!”
“Shhh, zitto tesoro, vedrai che tra poco passa”.
Infatti presto il suo sfintere si rilassò e decisi che era il tempo di passare all’azione.
Avvicinai il mio cazzo scuro appoggiandolo su quelle chiappe chiare. Lo spettacolo era meraviglioso.
Poi iniziai ad indirizzare la cappella verso il basso, ...