1. IL MIO SOGNO


    Data: 21/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: _Funny_, Fonte: xHamster

    Mi svegliai, ero sdraiata per terra su una coperta, non vidi nulla tutto era immerso nell'oscurità, mi accorsi che ero imbavagliata e legata, i polsi chiusi fra loro da molti giri di corda, le gambe unite fin sopra al ginocchio. Mi prese il panico. Avevo molto freddo. Con il piccolo movimento che potevo fare con le mani cercavo di capire cosa avessi addosso, spalancai gli occhi per lo stupore. Ero vestita di pelle!! Il sotto era un pantaloncino ma sentivo qualcosa di freddo proprio sul mio sesso cercai di tastare ed era una chiusura lampo. Rimasi sbigottita e preoccupata che anche il top (tipo sportivo per intenderci) avesse quelle strane ma curiose zip sul seno, ma non avevo tempo di pensarci, sentivo dei passi, un rumore di chiavi non molto lontani da me. Finsi di dormire, con il cuore che mi martellava. La porta si aprì e mi investì una luce. Era entrato qualcuno, non volevo aprire gli occhi per sapere chi fosse. Sentivo che parlava con qualcuno. Lui parlava con una donna, ma non riuscivo a capire cosa si stavano dicendo, ero troppo lontana e loro parlavano a bassa voce come se avessero capito che ero sveglia. Dopo pochi minuti che mi sembrarono un eternità qualcuno uscì dalla stanza. Ero decisa a guardarmi intorno, ad aprire gli occhi, il cuore non voleva smettere di martellarmi nel petto. Aprì un occhio e vidi una stanza fredda, senza un minimo di colore, ed era arredata con lo stretto necessario ma illuminata fiocamente. Vicino alla porta vidi delle scarpe da uomo, la ...
    ... donna se n'era andata via. Di nuovo il rumore di chiavi, l'uomo si volto e venne nella mia direzione dicendo
    
    Bene sei sveglia!! Io sono Al
    
    Io ero pietrificata ma riuscii finalmente ad aprire entrambi gli occhi. Lui era vestito con dei jeans e una maglia blu scuri, corpo a V magro e spalle larghe, moro occhi nocciola, non vidi il resto del viso perché era coperto da una maschera che lasciava scoperta la bocca carnosa e il mento ricoperto da un filo di barba. Lui mi afferrò per le spalle e mi sollevò mettendomi seduta su una sedia. Dietro di me c'erano vari tipi di fruste e dildo appoggiati su un tavolo di legno. Lui continuava a guardarmi voleva vedere la mia reazione alla vista di quegli oggetti. Si chinò davanti a me e mi tolse le corde che avevo intorno alle gambe, io ero contenta non ne potevo più!! Mi sollevò di nuovo e mi disse di camminare per la stanza. Io non capivo il motivo ma lo feci solo perché ne sentivo il bisogno. Dopo i primi passi mi fermai, sentivo qualcosa dentro di me, realizzai immediatamente che in entrambi i buchi avevo dei plug e guardai Al, lui fece un mezzo sorriso (da stronzo) e mi fece il gesto di camminare. Ero ancora imbavagliata altrimenti gliene avrei dette di tutti i colori, ma sapevo che non potevo fare niente, io non ero nulla se non il suo giocattolo. Lui era il mio Padrone.
    
    Continuai a camminare immersa nei miei pensieri con l'umore misto tra eccitazione e timore. Sentivo il suo sguardo su di me fiero di quel che vedeva. Ma agli ...
«123»