1. Il Regno Oscuro – Capitolo 5


    Data: 27/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... dell’Imperatore tu dovrai rimanere vergine. Capisci?Alba sgranò per un attimo gli occhi e guardò sua sorella Giada. La madre intanto era impietrita, seduta sulla sua sedia a dondolo, senza parlare, senza muoversi, senza capire.– Ci penso io – intervenne Giada ponendosi di fianco alla sorella gemella. La abbracciò con un braccio, per rassicurarla – Rimarrà vergine fino ad allora. Non temete– Perfetto – concluse Anya voltandosi verso l’uscita – Grazie del capello verginella. E mi raccomando, acqua in bocca su di noi. Non ci avete mai viste, è chiaro?Finalmente recuperato il capello, le due donne uscirono dalla casa, pronte ad iniziare la via del ritorno. Tornarono alla locanda, per recuperare il purosangue, e si incamminarono sulla strada che lì le aveva condotte il giorno prima, dirette verso l’accampamento dei ribelli, nascosto sui monti nord. Purtroppo non passarono nemmeno un paio d’ore che iniziarono a manifestarsi i primi problemi. Il sentiero era desolato, avendo loro scelto di percorrere vie poco battute, e le donne camminavano a passo spedito. Improvvisamente Anya si bloccò e di piegò in avanti reggendosi lo stomaco.– Cos’hai?– Non lo so! Un crampo allo stomaco – rispose l’eletta con voce strozzata – È il veleno?– Temo di si – rispose Clotilde in preda al panico – Avrebbe dovuto durare di più l’effetto dell’antidoto. Forse non era abbastanza lo sperma che hai ingeritoLa stregona si guardò intorno, non c’era nessuno e il villaggio era molto distante ormai. Doveva ...
    ... trovare una buona dose di seme per Anya, viceversa sarebbe morta.– Clotilde! – l’eletta cadde in ginocchio per via di un nuovo crampo – AiutamiLa stregona si guardò intorno e individuò un’unica soluzione. Chiuse gli occhi per un attimo, recitando una litania in una lingua sconosciuta. Quando li riaprì le pupille erano ribaltate. Con le mani fece strani movimenti finché la destra non sembrò avvolta in una strana luce bluastra. Anya la guardava ipnotizzata, senza capire cosa avesse in mente. Poi Clotilde si avvicinò al purosangue dell’eletta e vi ci posò la mano bluastra sopra. La luce blu si trasferì dalla mano sul corpo dell’animale, avvolgendolo pian piano tutto. La luce divenne sempre più accecante, finché divenne impossibile sostenere la vista. Anya e Clotilde distolsero lo sguardo e, quando tornarono a guardare, il cavallo si era trasformato in un uomo. Un ragazzo alto e possente, con muscoli ben delineati su tutto il corpo. Addominali scolpiti e pettorali granitici. Lunghi capelli neri, così come gli occhi. Era completamente nudo e il suo pene, evidentemente di dimensioni paragonabili a quelle dell’animale che era stato, si ergeva dritto e alto, gocciolando sperma dalla punta. La sella e tutte le sacche ad essa appesa, erano cadute al suolo, ai suoi piedi.– Mia padrona – disse subito il ragazzo rivolto ad Anya – Finalmente sono umano come te! Voglio averti padrona mia.L’eletta non lo ascoltò nemmeno. Era inginocchiata al suolo e così rimase. Si avvicinò a lui camminando sulle ...
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