1. Un curioso anniversario


    Data: 13/11/2020, Categorie: Feticismo Sesso di Gruppo Hardcore, Autore: Ninfetta, Fonte: xHamster

    Era il giorno del nostro anniversario. Il sesto, per la precisione, e io volevo festeggiarlo nel migliore dei modi. Telefonai a mio marito proponendogli una cenetta tete a tete nel mio ristorante preferito. Lui mi rispose che la sera stessa aveva fissato la sua consueta partita di calcetto con gli amici. Non ostante il disappunto non mi scomposi, e gli proposi di vedersi comunque fuori di casa dopo la sua partita, magari andando a bere qualcosa in un pub: so bene quanto gli piace essere stuzzicato, quando usciamo, e avevo proprio voglia di una serata speciale con lui. Lui disse che andava bene, ma che sicuramente non si sarebbe liberato prima delle 22. La cosa mi contrariò un po’, ma ero ben decisa a non farmi rovinare l’anniversario. Così prima di tornare a casa mi fermai dal parrucchiere per dare una rivitalizzata al colore dei miei capelli e per rimettere in ordine il taglio a caschetto, poi andai a casa, mangiai due cose e poi mi preparai. Volevo essere sexy come piace a lui, così mi infilai un completino che lui stesso mi aveva regalato per Natale, ma che ancora non avevo rinnovato, perizoma reggiseno e reggicalze di seta nera e pizzo molto fine, con un delizioso motivo a forma di piccola farfalla e calze nere velate. Sopra indossai la mia gonna viola, una camicetta bianca ricamata, un po’ velata, e stivali neri col tacco. Mi sentivo proprio bella e sexy! Ero impaziente, mi infilai un cappottino e uscii di casa prima ancora che lui mi chiamasse per fissare dove vederci, ...
    ... salii in macchina e cominciai a guidare verso il centro, euforica e allegra. Lui mi chiamò, e mi disse che i suoi amici andavano tutti insieme a mangiare una pizza, se volevo li raggiungevo, che lui rimaneva con loro. Io gli dissi che volevo stare sola con lui, lui mi disse che magari si poteva fare domani, ma se andavo da loro era contento. Capii che lui non si ricordava minimamente che quel giorno era il nostro anniversario, ma non glielo volli ricordare, e finimmo per litigare. Gli dissi di tenersi i suoi amici e che io avrei telefonato a qualche amica e sarei uscita per conto mio, poi gli riattacai il telefono in faccia. Ero incazzatissima e delusa, telefonai a una mia amica, ma poi mi resi conto che ero troppo incazzata per sorbirmi le sue chiacchiere, e allora decisi di rimanere da sola, ma non volevo tornare a casa. Così invertii la marcia e mi diressi verso il Jess, un vecchio pub dove non andavo da anni e dove pensavo che non avrei incontrato nessuno che mi conosceva. Mi sedetti al banco da sola, cosa che non avevo mai fatto in vita mia e che sulle prime mi creò un po’ di disagio, e ordinai un Gin Lemon, la mia bevuta preferita quando esco con le amiche. Non c’era molta gente, e l’atmosfera non era delle più allegre, forse era anche presto, e io me ne stavo lì con il mio Gin Lemon e la mia rabbia che si stava trasformando in amarezza. Ero ormai a fine del mio bicchiere e avevo deciso di andarmene quando mi sentii chiamare per nome: mi voltai e vidi due uomini, più o ...
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