Mi fai una sega?
Data: 04/11/2020,
Categorie:
Trans
Autore: porcupine, Fonte: Annunci69
- mi fai una sega?
lo guardai imbarazzata
- come?
- dai è inutile che neghi, lo so che sei femmina e che ti piacciono i cazzi
restai di sasso, lui invece continuò tranquillo
- non è un problema per me. Ognuno si sente di essere quello che vuole.
- veramente...io...
mi cinse la spalle stringendomi a se
- scommetto che hai addosso degli slip sgambati con i merlettini
come lo sapeva?
- vieni mettiamoci comodi sul divano
Si abbandonò all'abbraccio con i cuscini, allargò le gambe, distese le braccia lungo la spalliera e mi guardava.
Davanti a lui, senza parole da proferire, con la mente che era andata nel pallone. Mi sentivo come il bambino che viene beccato con le mani nel vasetto della marmellata.
Marco era un amico di vecchia data. Ci eravamo frequentati un periodo poi la vita aveva portato ad allontanarci. Lo ritrovai per caso in città. Ci vedemmo e iniziammo a frequentarci nuovamente. Andavo a casa sua dopo il lavoro. Una birra, un film, chiaccheire, battute sulle donne, sul sesso.
Ed ora questa uscita inattesa.
Mi guardava. Aspettava una mia reazione. Dovevo andare via, scappare da quel posto, ma ero lì ferma, immobile paralizzata. Scoperta. Nuda dentro.
Lui, di rimando, inizio a scendere la zip dei pantaloni, se li sbottonò per sstare più comodo.
- dai vieni, fammi una bella sega, vedrai che sorpresa che è chiusa in questi slip
rise della sau battuta. Questo era il momento giusto per nadarlo a fare in culo e scappare. ...
... Ma restai. Anzi, mi avvicinai. Come un automa. Un robot.
- brava, vedi che ce la fai?
Mi inginocchiai tra le sue gambe.
- togiti la camicia
Mi disse con fare autoritario, da maschio.
- fammi vedere l'intimo
Mi sfilai la camicia e mostrai con il reggiseno nero che conteneva le mie piccole mammelle.
- sapevo io che l'avevi addosso
disse arrogantemente. Bene adesso fammi una bella sega, fammi godere.
Infilai la mano dentro i pantaloni, tastai lo slip gonfio del suo sesso. Entrai con la mano. Era molto grande, gia duro. Lo liberai. Scappellato, venoso, con il prepuzio sporgente dalle labbra ben marcate. Propio un bell'arnese. Un gelato da gustare al gusto di sperma. Mi guardò
- dai non mi dire che non è bello. Tutte le ragazze che lo hanno conosciuto sono rimaste impressionate
- si è molto bello
balbettai
- allora giocaci
Lo impugnai percependone la durezza del marmo. la grossa vena, la cappella mastodontica rossa. Lo palpai , rinfoderai la cappella per poi sfoderarla di nuovo. Sentivo tra le gambe il mio clitoride tormentarsi. Scesi giù e no mi fermai alla base del membro ma continuai sino alla sacatesticolare che liberai dallo slip. Tornai a concentrarmi sul ramo duro. Risalii tutto il gambo e mi soffermai sul filetto che stuzzicai con il pollice girando delicatamente e sempre più velocemente.
- ci sai fare
Lo guardai sorridendo
- sei una zoccoletta
Mi eccitò sentirmi dare della puttana che di rimando presi a segarlo più ...