VITA SEGRETA DI UNA MADRE V Capitolo IL CAMIONISTA
Data: 30/10/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: MOMDREAM, Fonte: RaccontiMilu
... passare un’ora e tornai a casa con la cena, Erano li che mi aspettavano, mia mamma in accappatoio e un asciugamano in testa, significava che le avevano sborrato anche nei capelli se li era dovuti lavare! Dopo cena tornammo a chiedere a mia madre cosa le era accaduto dopo quell’episodio che le aveva aperto diciamo, le proprie vedute sulla vita. – Non pensate che a quel punto pensassi di fare la troia vera e propria. Primo perché comunque non è nel mio modo di essere e poi avrei corso il rischio pure di farmi riconoscere prima o poi. Visto che l’esperienza non era stata traumatica come uno potrebbe pensare, potevano diciamo verificarsi delle circostanze in cui avrei potuto valutare se concedere certi favori o meno. – E ti si sono proposte certe circostanze mamma? – Ti ricordi l’incidente che ebbi con quel camion? – Si, ti tamponò facendo manovra – Si, quella era la versione ufficiale, in realtà ero stata io a tamponare il camion’ – Oh cazzo, la storia sembra interessante’. Come al solito ero al cellulare mentre guidavo, ci fu un rallentamento improvviso, frenai ma non riuscì ad evitare il camion. Il colpo fu leggero ma erano partiti entrambi i fari, il paraurti, e il cofano. Subito fui colta dallo sconforto, non avevo i soldi per ripararla e senza auto non potevo lavorare. Il camionista mi vide che ero alquanto turbata e cercò di tranquillizzarmi dicendomi che in fondo non era andata male, non mi ero fatta nulla e il danno non era poi un granchè. Questo magari ...
... per lui, ma per le mie condizioni economiche era un vero disastro! – E come era il camionista mamma? – Il classico camionista, bruttarello con il pancione, sui 45. – Non ti era andata troppo bene allora Eleonora, ah ah ah. Fu molto gentile a sincerarmi delle mie condizioni, anche se guardava continuamente dentro la mia scollatura. Decisi allora di vedere come si sviluppava la cosa. Indossavo una gonna corta, mi rimisi a sedere in auto facendo finta di prendere delle cose nel portaoggetti cercando di far salire la gonna fino a mostrare le autoreggenti. Non vi dico la faccia del tipo, subito mi chiese se mi andava di andare a prendere qualcosa in un bar li vicino per riprendermi dallo spavento. Accettai e ci sedemmo in un tavolo nel bar, cominciammo a parlare, mi disse che aveva 46 anni, era scapolo ed era della provincia di Ancona. Gli raccontai un po’ di me, che non era un gran momento, il lavoro era scarso, i soldi pochi e ora anche questa’ Continuava a guardarmi come fossi una dea, era fin troppo chiaro che si era ‘flashato’ per me’.era il momento giusto per osare! – Ma tu non potresti darmi una mano? – Cosa intendi? – Beh so che a voi camionisti non vi aumenta l’assicurazione del camion se fate un incidente, magari potresti fare tu la denuncia dicendo che mi hai tamponato facendo manovra’. – Si, si potrebbe’. – Te ne sarei veramente riconoscente, davvero, non ho i soldi per riparare l’auto e senza non potrei lavorare, troverei comunque il modo di sdebitarmi’. – Beh, potrei ...