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La mia esperienza con una coppia cuckold - capitolo 23
Data: 29/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: jojojos, Fonte: Annunci69
... sto arrivando.”. La sua voce sembrava serena, arrivò in camera poco dopo con un vassoio, mi aveva preparato il cappuccino, una brioche e le fette biscottate con la marmellata, bella come il sole e con un sorriso accecante, appoggiò il vassoio sul mio comodino, mi baciò delicatamente e chiese: - “Dormito bene?”; - “No, vogliamo parlare di ieri sera?”; - “No, acqua passata, è stato solo un trip e basta, fai colazione e poi ci facciamo una passeggiata ok?”; - “Io invece vorrei parlare…”; - “Io no, adesso sto bene e non voglio parlarne più…”. Si mise a messaggiare con Paolo mentre facevo colazione, disse che sarebbe arrivato nel tardo pomeriggio, avrebbe dormito nella sua stanza e domenica sera sarebbe tornato a casa. Voleva andare a cena in un ristorante in collina vicino a casa nostra, Carla glielo aveva suggerito, telefonò per prenotare, nel frattempo avevo finito, era in mutandine e reggiseno sul letto, il cazzo mi pulsava, le accarezzai una gamba mentre stava parlando con il ristorante, mi guardò sorridente, passai le mani sulla sua figa, sulla pancia e sulle tette, quando riagganciò disse con tono divertito: - “Cosa vorresti fare?”; - “Niente…”; - “Ho le mie cose lo sai…”; - “E allora?”; - “E se non avessi voglia?”; - “Impossibile, tu hai sempre voglia…”. Saltò di scatto sedendosi su di me, mi baciò con passione leccandomi il petto, si slacciò il reggiseno gettandolo a terra e disse: - “Hai ragione…”. Passò a leccarmi ...
... nuovamente il petto, poi la pancia, scese sulle gambe ed i piedi soffermandosi a lungo, ansimava come suo solito eccitata, leccò il cazzo da sopra le mutande mordicchiandolo, le sfilò piano piano prendendosi la cappella in bocca e leccandola delicatamente - “Mi piace il cazzo di prima mattina…”. Il pompino da antologia che seguì subito dopo mi tolse il fiato, non voleva essere sfiorata, si dedicava interamente a me e lo faceva con la solita passione travolgente, molto tempo dopo tornò a sedersi su di me baciandomi a lungo, era stata così brava che ero quasi al limite, mi guardò negli occhi e sussurrò: - “Non devi venire adesso, è troppo presto…”; - “Non te lo garantisco, è colpa tua, sei troppo brava…”; - “Tu vieni quando lo decido io ok?”; - “E’ una parola…”. Spostò le mutandine di lato e lo accompagnò delicatamente nel culo, era caldo e stretto, non era stato preparato quindi l’attrito era notevole. - “Così durerò due minuti…”; - “Ti ho detto che non puoi venire, stringi i denti…”. Cominciò a roteare il culo lasciandolo tutto dentro, stringeva le chiappe, lo faceva con forza, era bellissimo, poi nuovamente sussurrò: - “Non devi venire adesso, è troppo presto…”; Stringevo i denti per non esploderle dentro, mi vedeva in difficoltà e mi dava il giusto respiro senza farmi cedere, sembrava avesse il controllo sul mio membro, alternava soste prolungate per poi riprendere quella sensualissima danza, spostò le mutande di lato e cominciò a ...