La famiglia
Data: 25/10/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: Andrea2022, Fonte: EroticiRacconti
-Ma mamma, lo sai anche tu che papà sborra come un cavallo!-
Aveva gridato la ragazza rispondendo al rimbrotto della mamma.
-Lo so ma questa non è una giustificazione per sporcare tutto il pavimento!
Cosa penserà tuo fratelle quando viene a sedersi tavola per fare colazione?
Adesso vai a fare il bidet e poi torna a pulire prima che esca anche lui dalla doccia.-
-Uffa!-
Aveva sbuffato la figlia.
La mamma davvero non aveva tutti i torti a rimproverare la figlia la quale era uscita di corsa dalla camera da letto dove aveva passato la notte a scopare col padre.
La ragazza aveva trovato il bagno occupato dal fratello e si stava dirigendo verso quello di servizio quando, completamente nuda, con due scie lucide all'interno delle cosce e sulle gambe ed un lungo filamento di sperma che a gocce poi, colava sul pavimento sporcandole anche i piedi, era passata davanti alla porta della cucina dove la mamma aveva già preparato la colazione per lei ed il fratello.
"Cazzo ragazzina, se proprio non avevi il tempo di pulirti con un asciugamani, potevi almeno mettere le mutandine o coprirti col palmo della mano sulla passera bagnata!"
Aveva pensato tra se e se la mamma poi, sempre assorta nei suoi pensieri:
"Avessi fatto così quando mio padre mi aveva sverginata, sai quante botte avrei preso!
Altri tempi, altra educazione, altro timore verso il padre ed altro rispetto per la mamma.
Che ci vuoi fare, è la gioventù del giorno d'oggi!"
Rimuginando poi ...
... sulla bella figura della figlia (dalle forme simili alle sue, con le gambe lunghe, il culo alto ed i seni duri e gonfi come fossero plasmati da sapienti mani di un abile artista) che corre verso il bagno rilasciando dietro di se una colata di sperma, erano riemersi nella sua mente antichi ricordi:
"Ma mamma, lo sai anche tu che papà sborra come un cavallo, mi ha gridato la stronzetta!
Aveva ragione!
Certo che aveva ragione ma non è così che una figlia si rivolge verso sua madre.
Se solo sapesse che mio padre mi aveva sverginata col suo coso talmente grande per me, da costringermi a letto per una settimana prima di riprendermi, non farebbe proprio con me affermazioni così strafottenti.
Se poi la troietta sapesse che mio padre prima di deflorarmi (era davvero rispettoso delle leggi e dunque, mi aveva sverginata proprio il giorno del mio diciottesimo compleanno con il mio completo assenso) mi aveva scopata in bocca e nel culo per oltre tre anni, si sentirebbe davvero fortunata per come se la passa lei.
Ricordo con angoscia la prima volta che tenendomi per i capelli mi aveva chiavata in bocca sino a quando, grugnendo come un maiale, mi aveva scaricato in gola tutta la sua sborra facendomi quasi soffocare e facendomi spruzzare dappertutto la sua enorme, improvvisa sborrata.
Col tempo, avevo imparato a trattenere in bocca lo sperma ed ingoiare poi senza problemi.
Mi piaceva quel sapore ed avevo persino imparato a gustarlo insieme a lui mentre mi baciava sulla ...