1. Ancora altre....? la sorella di mia moglie.


    Data: 13/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... appena salita, mi ha fatto trovare fiori e questa bella collana.
    
    Lui aveva indosso pantaloni di lino e camicia; quando lei arriva, le propone di cambiarsi per stare più comoda: infatti a bordo aveva camicioni e scarpe di stoffa decisamente più adatte.
    
    Appena fuori del porto, egli le fa il programma della giornata e propone di pranzare a bordo.
    
    "Dopo che eravamo abbastanza distanti dalla terra ferma, lui mi fa mettere al timone e mi spiega un po' i comandi e, mentre ho le mani sul volante, mi abbraccia di dietro, baciandomi sul collo e dietro l'orecchio: io ho chiuso gli occhi ed ho appoggiato la testa sulla sua spalla; lui, accertata la mia disponibilità, scende con le braccia sul ventre e mi accarezza la fica da sopra il camicione di lino. Nel contempo, la pressione del suo corpo sul mio mi faceva avvertire una buona sberla fra le chiappe.
    
    Io mi giro un po' e così le nostre labbra si uniscono; faccio un po' pressione col culo sul suo cazzo e eseguo movimenti per farlo assestare per bene fra le chiappe.
    
    In quel momento lui capisce che ormai sono in suo possesso e mi dice, staccandosi:
    
    "Aspetta solo un attimo che lancio l'ancora"; schiaccia un bottone, poi spegne tutto e mi riprende fra le braccia; questa volta siamo di fronte; ci baciamo, ma le sue mani corrono sotto il vestito e, spostato il filo del perizoma, comincia a giocare fra figa e culo. Io non perdo tempo e gli apro la lampo dei pantaloni; infilo la mano dentro e vedo che è senza mutande: ...
    ... praticamente mi ritrovo direttamente al contatto di un cazzone sopra i 20cm. con la larghezza del mio polso; non avevo mai visto una sberla di cazzo cosi.
    
    Lui legge la meraviglia sul mio viso e, sorridendo, mi dice ' tranquilla non morde, dà solo piacere '.
    
    Poi mi sfila quell'indumento e resto in mutande e reggiseno; egli mi avverte:
    
    ' guarda che, nel sesso, sono un po' bastardo e volgare; non farci caso, è solo sesso '.
    
    Io, con il mio solito sorriso sornione, gli rispondo: ' l'importante è che non mi frusti e nemmeno pretendi delle cose schifose '; lui mi abbraccia e bacia con tanto di lingua in gola.
    
    Poi slacciandosi il laccio che reggeva i pantaloni, li fa cadere ai piedi e mi fa pressione sulla testa per farmi abbassare.
    
    Il suo cazzo è spettacolare: lo comincio a leccare dai coglioni.
    
    Lui mi afferra i capelli e mi tiene il viso fermo, con l'altra mano si prende in mano il cazzo e comincia a strofinarmelo lungo tutto il viso, a sbattermelo sia sulla fronte che sulle guance, poi mi fa aprire la bocca e lo infila, mentre con la sinistra mi reggeva la testa. Prende a scoparmi la bocca, spingendo la verga sempre più in fondo, finché non ha visto che lacrimavo.
    
    Mentre gli facevo il pompino mi diceva che aveva immaginato, dalla prima volta che mi aveva visto, che ero una buon esperta di pompini.
    
    Il cazzo gli era diventato di pietra e grosso, con tutte le vene ben evidenti ed i suoi peli bianchi, rappresentava il mio desiderio nascosto, che, finalmente stavo ...