Cambio stagione
Data: 10/10/2020,
Categorie:
Etero
Autore: arturissimo, Fonte: Annunci69
... femminili dall’età.
La donna nello specchio raccontava di un fascino mai svanito e di una sensualità carnale mai scemata ..semmai non razionalizzata , spesso non esaltata ma comunque sempre costantemente presente .
Valentina cominciò a seguire con i polpastrelli le curve del vestito sul suo corpo ed un brivido le corse dentro quando sfiorò il suo ventre…era morbido e dolce , il monte di Venere digradava verso il suo pube perfettamente glabro e le sue dita automaticamente scivolarono lunfo di esso fino a raggiungere il suo sesso.
Sobbalzò , sussultò al tocco di lei su se stessa quasi non si conoscesse, ebbe un attimo di ritrosia ma poi , riconoscendosi , si rilassò.
Si sedette sul letto , sul bordo del letto e portò nuovamente la sua mano tra le sue cosce .
Per pudicizia chiuse le gambe imprigionando ancor più in se le sue dita che intanto avevano preso a sfiorarla.
Un calore profondo si innalzò e le pervase il corpo mentre le sue labbra si mordicchiarono in una smorfia di piacere trattenuto.
Aprì gli occhi , la donna davanti a lei era sempre li che la osservava specularmente ripetendo ogni suo gesto ed a quel punto cedette alla pressione del piacere che spingeva da prepotente da dentro il suo corpo.
Si stese sul letto e , dopo aver tirato verso di se le ...
... gambe , puntellandosi sul limitare delle lenzuola , lasciò che si aprissero mentre una sua mano incominciò a scivolare lungo il suo bocciolo di piacere.
Sentiva le sue dita che rapide guizzavano in lei , inumidite dal suo succo mentre una mano stringeva il suo seno pizzicandone un capezzolo tra pollice ed indice strappandole un lieve gemito di piacevole dolore.
Eccitata e vogliosa allargò la sua tutina scoprendo il suo sesso oramai grondante , prese un tamponino per la cipria che stava sul suo comodino e con delicatezza infinita ed incredibile cominciò a scivolare sul suo sesso aperto e desideroso.
L’orgasmo la prese , la sollevò dal suo letto , la fece turbinare in alto , le mozzò il respiro facendola gemere e poi , a precipizio , la riportò sul suo talamo.
Alcuni minuti trascorsero mentre il mondo era solo nebuloso e lontano e poi , pezzo a pezzo , ricomparvero suoni e luci mentre lei riprendeva coscienza di se .
Facendo forza su un braccio si sollevò un poco e mise a fuoco l’immagine davanti a lei.
La donna nello specchio la fissava con un sorriso a mezzo tra il soddisfatto ed il beffardo felice per il godimento che si erano date e consapevoli che quella sarebbe stata una estate in cui lei avrebbe dato a se molto di quello che si era per troppo tempo negata.