1. Mia sorella 8° - Scopare e fare l'amore in paradiso.👩🏻‍❤️‍👨🏼


    Data: 07/10/2020, Categorie: Incesti Autore: Andrea2022, Fonte: EroticiRacconti

    ... difficoltà economica si trovassero i nonni a causa del fatto che i miei fratelli avessero solo lavoretti precari mentre mia sorella avendo finito le magistrali e non potendo procedere oltre con gli studi, avrebbe dovuto cercarsi un lavoro anche lei.
    
    A quel punto avevo proposto di cercarle un lavoro nella mia città e dopo molte insistenze, anche i fratelli rosi dalla gelosia, dal loro compito di cani da guardia e dal senso di possesso che esercitavano sulla sorella (anche mia sorella!) avevano deciso di accettare.
    
    L'idea che mia sorella si sarebbe trasferita da me, mi aveva riscattato dalla frustrazione di non essere riuscito in quella settimana a darle neanche un bacio ed al mio rientro a casa, mi ero subito attivato per cercarle un lavoro.
    
    La fortuna (Finalmente!) aveva voluto che una segretaria della ditta per la quale lavoravo io era rimasta incinta ed a causa di alcuni complicazioni di salute, aveva ridotto le sue ore di lavoro ed io ero riuscito a far assumere mia sorella per sostituirla alla bisogna.
    
    Quando mia sorella a fine Giugno era arrivata per iniziare il suo lavoro, ero andato a prenderla in stazione e mentre ci abbracciavamo mi aveva bisbigliato in un orecchio:
    
    -Non andiamo subito a casa.. portami in un posto dove possiamo fare l'amore.-
    
    Nella mia città, oltre alla pineta che costeggia il lungomare ve ne è una più grande, lussureggiante ed appartata sotto una collina.
    
    Non appena parcheggiato in un piccolo spiazzo, lei aveva ribaltato il ...
    ... sedile e mi era saltata addosso e mentre mi baciava con incredibile ardore, mi aveva preso la mano e se l'era portata tra le cosce per farmi sentire che era già senza mutande(come faceva nei nostri furtivi incontri in bagno) e con la fica fradicia di umori.
    
    I suoi movimenti nervosi rispecchiavano l'urgenza di fare l'amore.
    
    Mentre oltre le nostre labbra unite come ventose le lingue si intrecciavano in una frenetica danza umida e lussuriosa, la sua mano nervosa mi aveva slacciato la cintura ed abbassando la cerniera dei pantaloni vi aveva estratto la verga già dura come una mazza.
    
    Poi, con uno scatto felino si era abbassata per lasciarselo scivolare tra le labbra sino in gola.
    
    Sorpreso da tanta decisa irruenza, non riuscivo a prendere alcuna iniziativa che lei era già oltre.
    
    Dopo avermi succhiato il cazzo e le palle con famelica ingordigia, con un nuovo scatto, si era tirata su e mettendomi la mano dietro la nuca, aveva spinto la mia testa tra le sue cosce.
    
    Dio mio che lago sotto quel ciuffo che avevo sognato ogni notte e sul quale virtualmente scaricavo il frutto delle mie seghe solitarie.
    
    Aiutato dal movimento delle sue mani tra i miei capelli, passavo la lingua, gli occhi, il volto su quel frutto così umido e profumato da inebriarmi trascinandomi in un vero delirio dei sensi.
    
    I suoi gemiti accompagnavano le contrazioni del suo bacino sino ad esplodere come un revolver uno, due, tre orgasmi che mi hanno letteralmente lavato il viso ed i capelli.
    
    Poi, ...