Dopo le ferie dobbiamo recuperare
Data: 02/10/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Cattivefantasie, Fonte: Annunci69
Max sapeva benissimo che lei, Alice, flirtava con altri, e che anche ci scopava, da sola, senza la sua presenza.
Erano una coppia non regolare, aperta, libera e trasgressiva in tutto.
Se la immaginava a messaggiare con potenziali pretendenti, in lunghe conversazioni che le erano necessarie, come diceva lei "a selezionare". Aveva una tecnica tutta sua, "infallibile" diceva lei, "discutibile" diceva lui, perchè c'era un margine d'errore, minimo, ma c'era.
Era da alcuni mesi che non si vedevano e un loro incontro non era comunque prossimo. Le aveva mandato un ultimo messaggio prima di partire "anche tu mi manchi, le nostre scopate, le orge, la complicità, l'esibizionismo... dopo le ferie dobbiamo recuperare".
In qualche modo immaginava che Alice si fosse creata delle alternative, non alla sua altezza, ma pur sempre delle alternative. Sapeva pure che da quegli incontri l'immagine di lui ne usciva rafforzata: in fin dei conti questo era accaduto fino ad allora. Max non aveva paura nè di perderla, nè che incontrasse qualcuno che sapesse galvanizzarla tanto quanto sapeva fare lui.
Lei gliene parlava prima o dopo, non era capace di non farlo.
Come quella volta che volle provare il Sex Rough. Max sapeva che ad Alice piaceva il sesso intenso, sentire la forza dell'uomo su di se', ovviamente ciò presupponeva grande esperienza e padronanza da parte dell'uomo. Quell'incontro non andò a finire bene, causa una sciocchezza, ma che turbò Alice nel profondo.
Gli disse "in ...
... fondo il sesso è lotta ed entrambi abbiamo lottato, lo respingevo e lui mi bloccava le braccia per potermi penetrare ruvidamente, se chiudevo le gambe con le mani le apriva, mi tratteneva i fianchi, il sudore dei nostri corpi ben presto ci fece scivolare la pelle, lo sforzo ci faceva ansimare affannosamente ed indolenzire i muscoli. Mi piaceva come mi tratteneva i fianchi o stringeva la gola. Tutto pareva andare bene, quando a causa di un fisting troppo rude, sentii il calore del sangue, ne percepii l'odore, lo vidi sporcare le lenzuola e non smettere di fluire... mi bloccai senza dire una parola, freddata da quell'immagine, non sentivo dolore, solo rabbia mista a delusione, non aveva prestato abbastanza attenzione, aveva perso il controllo, un vero uomo non lo dovrebbe mai perdere, soprattutto della sua forza. Dopo essermi lavata, mi rivestii ed in modo composto lo salutai".
Max sapeva che per questo non lo avrebbe perdonato e mai più rivisto.
"Con te non sarebbe successo", gli disse un giorno, ma lui non le rispose, aveva già detto tutto lei.
Max conosceva i suoi punti di forza ed i suoi punti deboli, sapeva bene come esaltarli, mitigarli o limitarli. In quel privé appena capì che la coppia era reciprocamente interessata a loro, scelse una stanza abbastanza comoda da poter ospitare più di 4 persone, "non si sa mai" pensò, "Melius abundare quam deficere ", il suo spirito brillante e propositivo veniva sempre a galla già dalle scelte più banali.
Cominciò a giocare ...