Una notte intera con un porco...e io a casa!
Data: 27/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Una vacca da monta e il Re dei cornuti, Fonte: EroticiRacconti
“Dobbiamo trovare una scusa” disse la puttana “perché è troppo rischioso che io stia fuori tutta la notte!”
La zoccola aveva ricevuto un invito a passare fuori la notte intera con un toro che la faceva impazzire: Stefano! Lo stesso del racconto “Che cavallona”.
Quell’incontro sarebbe stato il sesto con quel porco, tre da sola e tre nelle gang. Solo recentemente mi confiderà: “Ogni volta che uscivo con lui ti consideravo veramente un cornuto!”
Oggi rifletto sul fatto che nei tre incontri tra lei e il porco (non in gang) io non sono mai stato presente! Il primo accadde un sabato pomeriggio, non vivevamo ancora insieme, lei andò in motel mentre io girovagavo per il paese, il secondo a casa del porco (racconto “Che cavallona”) mentre io l’aspettavo a casa e ora il terzo in un albergo.
Stefano è lavorativamente un’anima in pena tanto che cambia spesso attività. In quel periodo era stato all’estero per un certo periodo; quindi, è rientrato in Italia prendendo in gestione un albergo e pur essendo un toro da monta molto referenziato (quindi con molta disponibilità di monta) non aveva mai dimenticato la puttana, quindi prese contatto con lei.
C’era solo un problema: il lavoro. Quindi chiese che fosse lei a raggiungerlo in albergo. Inoltre, il giorno più indicato era il fine settimana, la domenica, avrebbero cenato insieme e solo dopo sarebbero andati in una camera a scopare.
La vacca fu l’unica volta che accettò una modalità simile! Lei abituata ad uscire per ...
... fiondarsi immediatamente in motel o a casa del porco, senza darsi il tempo di nemmeno un caffè.
Ma la cagna impazziva per quel porco!!!
Quindi accettò senza esitazioni! Lo avrebbe raggiunto lei nella serata. Si poneva il problema però di giustificare la sua assenza. Non va dimenticato che pur vivendo da soli siamo circondati da parenti della zoccola, genitori, zii, cugini, per non parlare dei conoscenti stretti.
Non ricordo per quale motivo ma in quel periodo poteva esistere la possibilità che la troia venisse cercata da uno di questi e non trovarla in casa avrebbe insospettito.
La vacca (come di consueto!) fu di una abilità e scaltrezza sorprendente. Il mattino stesso fece in modo di conferire con i parenti e accennò (sempre facendo finta che sia un caso) al fatto che avrebbe passato fuori la notte. La scusa che si inventò era molto verosimile, io non ci sarei mai riuscito!
I parenti le dissero scherzando: “Non ti preoccupare! Controlliamo noi Luca che non ospiti delle donnette!
Avete capito? Come si dice in gergo, cornuto e mazziato!
D’altronde lei è sempre stata scaltra e astuta. Ricordai quando andava a prostituirsi in un club prive. Tre pomeriggi alla settimana e anche in quel caso dovette inventarsi una scusa: un bambino da andare ad accudire! Ma per non cadere in contraddizione aveva dato un nome a quel bambino e anche una vera identità con tanto di descrizione fisica. E periodicamente mi chiedeva di “interrogarla “per evitare che cadesse in ...