Le mie storie (80)
Data: 22/04/2018,
Categorie:
Masturbazione
Maturo
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... aveva prenotato un ristorante dalle parti di Bacoli. Neanche mezz'ora ed eravamo a mare. Il ristorante era piuttosto pieno e noi avevamo il tavolo proprio sulla spiaggia anche se, essendo arrivati in anticipo, avremmo dovuto aspettare una ventina di minuti. Così abbiamo cominciato a camminare sulla spiaggia, fino ad una barca capovolta. Io, che avevo portato il telo da mare, dopo averlo appoggiato a terra, mi sono seduta appoggiandomi con la schiena allo scafo, lui mi faceva delle foto. Non so neanche io come mi sia venuto, ma ad un certo punto l'ho guardato, ho piegato le gambe e le ho allargate quel tanto per mettere in vista il perizoma; appena lui se ne è accorto, mi ha detto di toglierlo ed io senza nessun problema l'ho accontentato. Dopo qualche secondo aveva il viso tra le mie cosce e la lingua nella mia fica. Dietro la barca sentivamo le urla delle persone, e questo ci eccitava ancora di più. Dopo avermi fatto venire anche con l'aiuto delle dita, si è aperto il pantalone e me lo ha messo in bocca, facendomi sentire quanto glielo avevo fatto venire duro. Mentre lo succhiavo, mi ha sollevato la gonna da dietro lasciandomi il culo in balia di una leggera brezza che non ha fatto altro che farmi eccitare nuovamente. Un ultimo sospiro di piacere ed il suo uccello si lasciava andare come sempre… Il tempo di coprire di sabbia le testimonianze del nostro amore, e mentre tornavamo verso il ristorante, mi sono resa conto di non avere l'intimo sotto la gonna. Ho detto a Carmine ...
... di avviarsi, ed io sono tornata sul luogo del delitto; c'era un signore anziano che appena mi ha vista, sorridente si è chinato e l'ha raccolta, sporca di sabbia (e non solo). "Signorí, è a vostra?" Io sono diventata viola come un peperone, ho allungato la mano, ho fatto un cenno d'assenso e dopo averla presa me ne sono scappata al ristorante. Il mio lui intanto aveva già cominciato a spiluccare qualcosina ed intelligentemente aveva già ordinato (anche per me). Gli ho raccontato l'accaduto e naturalmente sono stata apostrofata come maiala (naturalmente in senso scherzoso). Dopo essersi sincearato (guardando furtivamente sotto il tavolo) che ero ancora con la fica all'aria, abbiamo finalmente iniziato a mangiare. E qui esce fuori il maiale che è in lui, nel senso che ama il cibo "mischiato" con i miei umori; a casa naturalmente lo accontento facilmente, ma lui certe volte lo chiede anche al ristorante… Così mi porge una cozza nel suo guscio aperto ed io dopo essermi guardata bene intorno, la infilo dentro bagnandola ancor più di quanto già lo sia di suo. Dopo la parentesi a luci rosse, con la cerniera della gonna aperta fino a metà, abbiamo continuato a mangiare ed io ogni tanto sentivo la sua mano trovare rifugio tra le mie cosce. Bevuto il caffè sto per alzarmi quando Carmine con un'occhiata fulminea mi fa rendere conto che, senza rendermene conto, la cerniera si è aperta molto oltre il livello di guardia lasciandomi praticamente con la patata di fuori. Uno sguardo in basso e ...