1. L'odore della preda


    Data: 21/04/2018, Categorie: Etero Autore: Karenina_Vronskij, Fonte: Annunci69

    ... modo approssimativo di vestire dei suoi colleghi quasi a sottolineare, con il suo modo di vestire, la differenza di efficienza con loro, che considera a stento degni di entrare nel suo ufficio.
    
    L’orologio, nonostante tutto, ha dovuto segnare le 17:00 e liberare quell’umanità bovina dai tentacoli del lavoro.
    
    L’uomo lascia che quella massa anonima scorra fuori dagli uffici come l’acqua sporca scorre via negli scarichi, tutta uguale, grigia e monotona.
    
    Si gusta ogni attimo lui, quasi resiste, si fa un dispetto, è libero ma resta. I minuti che passano mentre i colleghi scappano via sono tutti suoi, i suoi minuti, che lui può usare come vuole, può sprecarli, non uscire. È diverso da loro lui, lui sa controllarsi, sa aspettare, come una pulce aspetta per giorni attaccata ad un ramo che passi un animale per attaccarsi.
    
    Lui ha il potere di dire di no “Posso lasciarla aspettare invano e non presentarmi, posso cambiare la sua serata nel bene e nel male. Io posso, gli altri no”, pensa serafico Alcide “Ormai lei ha ceduto, l’ho trasformata, è già un successo, è tutto quello che volevo, il resto è soltanto un di più” medita Alcide mentre guardando fuori dalla finestra vede l’ultimo impiegato scappare via nella notte nebbiosa della città.
    
    UNA CACCIA PAZIENTE
    
    È vero, non ha vizi minori Alcide, fuma sigari cubani e beve Cognac e Whisky, in presenza delle sue prede, soltanto per dare credibilità al personaggio ma non si è mai fatto prendere dai vizi, lui i vizi li ...
    ... usa.
    
    In realtà ha un solo vizio, è un vizio maggiore, ma chi è davvero senza difetti a questo mondo?
    
    Le ultime tre settimane le ha dedicate alla sua preda, con tatto e sapiente strategia. Prima l’ha individuata tra le spettatrici al teatro, davano “Il Flauto Magico” quella sera, poi ha iniziato a studiarla come fa un pitone che avvolge le sue spire intorno alla preda prima di divorarla.
    
    Un sorriso, una frase buttata lì è lei altera nella sua mise castigata non lo ha degnato nemmeno di uno sguardo, quasi offesa del fatto che l’uomo le abbia rivolto la parola.
    
    Dall’atteggiamento di lei Alcide ha immediatamente deciso che lei dovesse essere la sua prossima preda.
    
    L’uomo ha subito iniziare ad informarsi, su chi fosse, dove lavorasse, situazione finanziaria, passioni, studi insomma tutto ciò che potesse permettergli di leggere nell’animo di lei.
    
    L’uomo ebbe un fremito di piacere quando una conoscente comune le confessò che la donna è nota in città per il suo pessimo carattere e che nessun uomo è mai riuscito ad averla.
    
    Lei, Agalgisa, si professa sapiosessuale, femminista e intellettualmente superiore ad ogni uomo che abbia mai conosciuto. Ama ripetere che non esistono uomini al mondo che lei reputi degni di godere del suo corpo e per questo preferisce l’astinenza.
    
    Alcide dopo aver pazientemente collezionato e catalogato tutte le informazioni disponibili su di lei inizia ad incrociarla casualmente nei posti che lei frequenta, mai un saluto, mai uno sguardo, quasi la ...
«1234...10»