1. Coppia nei guai


    Data: 09/09/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... parrucchiere, e che aveva anche lei il giorno libero di lunedì. Quando tornai a prenderla rimasi a bocca aperta: i capelli castani di mia moglie erano stati tinti in un nero con sfumature blu scuro, e la sua solita pettinatura era diventata un caschetto assolutamente conturbante: per fortuna non era quasi truccata, altrimenti le sarei saltato addosso già in macchina…. Una volta arrivati a casa Laura mi proibì anche solo di toccarla: non aveva nessuna intenzione di farsi guastare l’acconciatura, per cui me ne andai in negozio prima del solito: quel giorno le ore non passavano mai: finalmente alle 19.30 me ne tornai a casa: trovai un paio di panini e una birra in frigo, Laura era su in camera da letto: alle 20.45 mi intimò di uscire e di non tornare prima di mezzanotte: non mi restava che obbedire, per cui presi l’auto e me ne andai in pub nel paese vicino: ma anche lì il tempo non passava mai: ad un certo punto mi resi cento che non avrei potuto resistere in quella situazione fino a mezzanotte: e mi domandai se non avrei potuto tornare a casa, nascondermi in giardino, e spiare da qualche finestra lo svolgersi degli eventi: erano quasi le dieci quando arrivai nella via su cui dava il giardino sul retro della casa. parcheggiata l’auto scavalcai la recinzione e mi avvicinai al balcone del soggiorno , che dà sul retro della casa: le tapparelle erano abbassate, ma qualche “riga” lasciava intravedere un pò di luce: mi avvicinai e quello che vidi ancora una volta me lo fece venire ...
    ... duro: Laura era sdraiata sul divano, aveva addosso il suo famoso completo leopardato e tutti gli altri accessori,rossetto rosso scuro, ombretto grigio, fard bordeaux: mentre si strusciava in mezzo alle gambe un bastone da passeggio di lacca nera, con un pomolo rosso per manico, DUE uomini si muovevano intorno a lei: uno poteva avere una quarantina d’anni, capelli grigi raccolti in una coda di cavallo, abbastanza corpulento: aveva in mano una Nikon, e scattava foto a ripetizione, mentre l’altro, molto più giovane, orientava secondo i suoi ordini una copia di fari con diffusori ad ombrello: i doppi vetri mi impedivano di sentire cosa diceva esattamente, ma non di sentire che dallo stereo provenivano le note del bolero di Ravel: se a scegliere la musica era stata Laura eravamo a posto: da sempre scopavamo al ritmo di quella musica: ormai era quasi un riflesso condizionato: partiva il Bolero e lei si sfilava le mutande….la visuale non era proprio completa, ma tra una riga e l’altra qualcosa vedevo: a un certo punto Laura si sfilò il tanga e fece uscire le tette dal reggiseno, poi mentre il fotografo si chinava cominciò a strofinarsi sulla figa il bastone: mentre il fotografo scattava Laura assumeva una posizione assolutamente oscena: con le gambe aperte, il bacino sporgente dal bordo del divano e la bocca spalancata in una smorfia di piacere: fu in quel momento che l’aiutante del fotografo le si avvicinò, allungando una mano le prese il bastone, per poi appoggiare il pomolo rosso ...
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