Quarantena - Racconti Erotici

Quarantena

Quarantena

Guardo dalla finestra la mia città deserta e silenziosa, sono preoccupato, come tutti ma voglio dirvelo: da qualche parte nella mia mente, la voglia di cazzo non si calma, anzi aumenta il desiderio di farsi sfondare, di guaire come una cagna felice quando la mano del mio padrone mi spalanca il buco del culo. Ci vediamo online, usiamo una chat condivisa e almeno un paio di giorni alla settimana mi domina virtualmente.

Quindi ogni volta che organizzavamo un incontro online sono completamente nervoso per l'intera giornata. È un grande evento per me. Vestito da troia, in posa per il mio padrone, mostrandogli che mi possiede, facendogli vedere i il mio buco e il mio clitoride, parlando di porcate con lui con la mia dolce voce adolescente. Tutte queste cose significano molto per me. L'attenzione che ricevo da lui e l'attenzione che è in grado di darmi caricandomi sul suo blog, mi fanno impazzire.

Quindi, abbiamo fissato un appuntamento e ci siamo organizzati per incontrarci su una videochat la sera. Per tutto il pomeriggio mi sono sentito incredibilmente eccitato e ho iniziato presto a prepararmi per il master. Volevo che l'intero processo fosse una lunga esperienza viziosa per la mia seconda me: Samantha. Ho solo 23 anni, ma sono rotta a qualsiasi esperienza, davvero qualsiasi. Bionda, non molto alta, magrolina, glabra e diafana come piace al mio padrone.

Mi sono rasata il corpo, ho pulito la mia figa anale, ho lavato il mio corpo con una bella lozione ...

... profumata.

Ho dovuto aspettare ancora qualche ora e diventare sempre più vogliosa ogni minuto. Verso le 21:00 ho cominciato a vestirmi con una meravigliosa femminuccia rosa. Non devo spiegare altro a riguardo, tutti l’avrebbero potuto vedere nel video.

Il mio master Paolo è un vero porco, un cinquantenne rasato e con un po’ di pancia, un animale da monta a cui piace sventrarmi come una scrofa….quando ci vediamo fa delle cose…quelle che io voglio, quelle che mi piacciono. Ha un cazzo bello duro, non lungo ma largo come dev’essere per una troietta come me.

Dopo aver finito con parrucca, trucco e gioielli, ho preparato il mio corpo davanti alla webcam e ho aspettato che Paolo fosse pronto per me. Mi sentivo totalmente troia in quel momento. Tutto quello a cui riuscivo a pensare era lui e il suo cazzo. Stare seduta lì, in attesa di essere usato, tutta agghindata e profumata... È il momento in cui i pensieri si affacciano alla mia mente: è questo quello che volevo, finire come una piccola sporca troietta da webcam per il mio padrone? E’ questa la vita che voglio? Penso ma pochi secondi dopo c'è di nuovo il suo cazzo, il suo sorriso mentre mi scopa alla missionaria, io con le gambe aperte come una vera femmina e quella sensazione troia che mi travolge. Ho aperto le gambe e ho iniziato a lavorare il mio sfintere e leccarmi le labbra. Questo è il momento che conosco: sì, è vero, è esattamente quello che sono. Una piccola sporca camslut per papà.

Non c'è più tempo per pensare a ...