1. Prova d'orchestra - seconda parte


    Data: 29/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... l'asciugamano, e vi ho passato dentro le mani. Ha messo un braccio intorno a me e ha strofinato le labbra contro le mie, mi ha mordicchiato un orecchio. Ho sentito come se mille formiche mi strisciassero lungo la spina dorsale, non volevo che smettesse. Mi sono sciolto nelle sue braccia, nelle sue labbra e mi sentivo galleggiare mentre mi baciava, mi mordicchiava.
    
    “Tutto bene?” Ha mormorato.
    
    “Meraviglioso, non fermarti, meraviglioso!”
    
    Ha tirato delicatamente la cintura dell'accappatoio e l'ha aperto, l'ha sollevato sopra le mie spalle e lasciato cadere sul pavimento.
    
    “Sei bello, proprio bello.”
    
    Ho fatto lo stesso con lui e là, teso verso il soffitto, era il suo uccello meraviglioso, duro, pulsante ad ogni battito del suo cuore.
    
    “Non ho mai pensato che potesse essere così bello.” Ho mormorato: “Non l'ho mai saputo.”
    
    Istintivamente ho allungato una mano per toccarlo, mentre guardavo non la sua virilità ma i suoi occhi, l'amore per me che ne fluiva, e l'ho sentito tendersi mentre le mie dita venivano in contatto con la sua asta, l'ho sentito tirarsi indietro e spingere in avanti.
    
    “Nessuno mi ha mai toccato lì, nessuno. È per te se lo vuoi.”
    
    “Mi aiuti? Non so che fare.”
    
    “Non faccio caso a quello che fai, fallo finché vuoi.” Mi ha detto nell'orecchio, tirandomi a sé, strofinando insieme i nostri due cazzi: “Fai qualunque cosa ti sembri giusto ed io farò lo stesso con te.”
    
    La sua schiena era così liscia, così soda, ed il suo torace mostrava solo ...
    ... alcuni ciuffi di peli che scendevano con una striscia ad un perfetto triangolo scuro ed un meraviglioso, abbronzato, quasi eretto, luccicante pene. Ho preso la punta nella mano e piano piano, guardando sia quello che i suoi occhi, ho spostato la pelle sopra la testa. Ha inspirato con forza ed è rabbrividito. Ho sentito la sua mano sul mio fare lo stesso ed anch'io sono rabbrividivo. Avrei voluto che quel momento non finisse mai, mai, e ho mosso la mano su e giù, lentamente, poi velocemente, e lui faceva lo stesso. Poi l'ho sentito di nuovo: “Aspetta.”
    
    “Aspetta?”
    
    “Voglio che duri e ho un'idea. Vieni a letto.”
    
    Mi ha preso per mano e mi ha condotto nella sua stanza. C'era la stessa musica, ma non avevo bisogno di musica e luci morbide.
    
    “Ti voglio nella mia bocca.” E mi ha fatto sdraiare, ha preso il mio cazzo nella bocca, ha mosso le labbra e la lingua sulla testa e la mano sull'asta. Ho sentito un gran caldo, e bagnato, e bello. Avrei voluto rendergli il favore. Niente mi aveva provocato qualcosa del genere in diciotto anni.
    
    “Voglio il tuo, allo stesso tempo.”
    
    “Mumf?”
    
    “Non.. (rantolo) parlare con la bocca... (rantolo) piena!” Ho rantolato: “Voglio il tuo.”
    
    Mentre ci giravamo ho visto la punta del suo bel cazzo avvicinarsi; era così grosso, così bello e la punta brillava dove il suo prepuzio si richiudeva sopra la testa. Ho toccato la punta con le labbra, sapeva di sale e pre eiaculazione appiccicosa, scivolosa, amara e dolce. Con le labbra ho sollevato la ...
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