Il presidente (part 2)
Data: 22/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
... saettando con la lingua, lo mordicchia e infine lo succhia come se volesse estrarre qualcosa. All’altro si dedica con due dita, strizzandolo come se volesse staccarmelo. In realtà, non sa che sono le mie zone erogene di massimo piacere, e infatti il mio culo si apre ancora ed è il momento di passare all’azione.
Tiro su le gambe e appoggio le piante dei piedi sulla seduta. Mi appendo alle spalle di Edo e comincio a cavalcarlo come se non ci fosse un domani. Sbatto violentemente le chiappe contro le sue cosce e continuo così per diverso tempo, percuotendomi la prostata col suo martello. Intanto, ammicco a Ramon, facendogli vedere come godo mentre mi scopo un altro cazzone.
“Ah, che bello, sai?”, gli dico, ansimando. “Lo sento tutto! Non so dove è arrivato, ma – CAZZO! – è stupendo! MMMMMMMMM!!!”.
“Che troia!”, mi apostrofa lui e mi sculaccia una chiappa.
“MMMMMM!”, mugolo io, in tutta risposta, e allora anche il presidente comincia a colpirmi le natiche. Poi me le agguanta e me le apre. Con le dita raggiunge la mucosa della rosellina ormai spampanata e la titilla. Sentendola fradicia, sbotta: “Merda se ti bagni! Una vacca imperiale!”. Poi, infilandomi dentro una falange, testa la mia dilatazione ed esclama: “Ma qui ce ne sta anche un altro!”.
“Lei dice, presidente?”, gli chiedo fintamente, con un sorriso birichino. Poi, mi volto verso Ramon e, sorridendo anche a lui, lo invito ad entrare da dietro. Lo stallone per un momento esita, forse non credendo che io ci ...
... possa riuscire. Poi, però, la sua libido prevale e si tira su. Io mi sdraio sul presidente e offro le mie terga a Ramon, che sputa nel solco, appoggia la cappella e spinge. La mia rosellina fa gli onori di casa e si dilata ancora per accogliere il nuovo ospite, un cazzo grosso e nerboruto.
“Oh, Santa Madre!”, esclama lo stallone alle mie spalle, mentre la sua minchia sparisce nelle mie viscere scivolando su quella di Edo. Lui ha la visione migliore in questo momento, che è quella di due nerchie belle rigide che mi aprono in due come una cozza. Intanto che la sua verga affonda in me, io sospiro di piacere e reclino indietro il capo cercando le sue labbra. Lui si china e mi bacia, perquisendomi il cavo orale con quella sua lingua invadente ed eccitante. Poi, comincia a svangarmi: dapprima con movimenti lenti, poi, dopo aver capito che non sono un novellino, aumentando la velocità.
Il presidente, nel frattempo, è sempre attaccato ai miei capezzoli. Li sta divorando e non riesce a staccarsi. “Quanto mi piacciono le tue tette! Immagino che… slurp!... ti facciano godere… slurp! Slap!... proprio tanto… L’areola è così grande…!... Slurp!”.
“Oh, sì… Quando mi leccano i capezzoli mi sento più troia che quando mi inculano!”, confesso, anche se non è totalmente vero. Però, questo lo fa andare su di giri e sento che il suo cazzone sussulta, mentre lui si avventa con maggiore veemenza sul mio seno, lavorandolo soprattutto di lingua. Poi, torno a limonare con Ramon, torcendo indietro ...