1. prima esperienza per antonella (parte seconda)


    Data: 08/08/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Pigover60, Fonte: Annunci69

    Il giorno successivo, alle 15 in punto, Antonella arrivò in ufficio da me.
    
    Avevo disdetto tutti gli appuntamenti ed avevo messo le lenzuola pulite nel letto che avevo in una camera dell'ufficio e che, a volte mi serviva quando lavoravo fino a tardi la sera e non avevo voglia di tornare a casa.
    
    Altre volte mi serviva per ospitare occasionali amanti (che, solitamente, erano clienti o mogli di clienti ...).
    
    Antonella, come al solito, vestiva una camicetta leggera e dei jeans molto attillati.
    
    "Buong ... emh ... ciao Toni" mi salutò quando le aprii la porta e, mentre entrava, mi baciò su una guancia.
    
    Avevo voglia, ma, nel contempo, avevo preso coscienza che mi attendeva un compito arduo.
    
    Le chiesi se voleva bere qualcosa o se, invece, preferiva passare subito al "dunque".
    
    Mi sorrise e rispose: "Sai, mi piace la tua delicatezza! Un altro mi avrebbe subito scaraventata nel letto ... ed è quello di cui ho più paura e che, fino ad oggi, non mi ha mai permesso di fare ... di fare ..."
    
    "Di fare l'amore?"
    
    "Ecco! Anche in questo sei delicato! Un altro avrebbe usato quell'altro verbo ..." ed arrossì, leggermente imbarazzata.
    
    "Intendi dire ... scopare? - al suo gesto di assenso, proseguii - Vedi, io, come potrai immaginare ho avuto molte ... avventure, ma con tutte le donne ho sempre fatto l'amore ... non ho mai scopato"
    
    "Va a finire che m'innamoro di te ... allora ... facciamo l'amore?"
    
    "Certo, seguimi"
    
    Aprii la porta della camera da letto e lei si ...
    ... stupì "Vivi qui?"
    
    "No, mi serve per quando, la sera, faccio tardi con il lavoro e ..."
    
    Mi interruppe "E quando ... fai l'amore"
    
    L'abbracciai, le accarezzai i capelli e le posai la mia bocca sulla sua ... piano piano la mia lingua si insinuò fra le sue labbra e la sua bocca si aprì ad accogliere la mia lingua.
    
    Ci sdraiammo sul letto e, continuando a baciarla, con una mano iniziai a sbottonarle la camicetta.
    
    Le, allora si scostò.
    
    Pensai che avesse cambiato idea, invece si alzò dal letto e, lentamente, con gesti misurati, ma senza titubanze, si sfilò la camicetta, poi si tolse le scarpe e tirò giù la cerniera dei pantaloni.
    
    Si mise una mano dietro la schiena e si tolse il reggiseno.
    
    Infine si sfilò le mutandine.
    
    Poi tornò nel letto.
    
    "Voglio essere tua ed uscire di qui donna"
    
    Le accarezzai i seni, le baciai i capezzoli che si inturgidirono in fretta.
    
    "Adesso, però, devi spogliarti anche tu" mi disse in un soffio.
    
    Lo feci e, quando cadde l'ultima barriera, lasciando scoperto il mio cazzo, lei mi chiese un po' interdetta: "Ma, sei sicuro che ... mi entri dentro?"
    
    "Certo, tesoro"
    
    Mi infilai il preservativo, poi mi abbassai verso la sua figa e cominciai a leccargliela delicatamente.
    
    Era già un po' bagnata, ma dopo un paio di minuti di lingua, era un lago.
    
    Aveva voglia di essere penetrata e me lo disse, quasi in un rantolo: "Dammelo ... lo voglio"
    
    Appoggiai la cappella sulla figa fradicia e spinsi piano.
    
    Non entrai subito, ma ...
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