Buon Natale un cazzo
Data: 24/07/2020,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autoerotismo
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Voyeur
Autore: Mr.Goodbye, Fonte: RaccontiMilu
... meno alcol in corpo.
Quando vedo Pedro arrivare mi alzo in piedi e gli vado incontro. Operazione che si rivela un momento più complicata del previsto e, tempo che sia riuscito a stare su, lo stronzo è arrivato. Lo vedo dagli occhi. Ha bevuto. Ha fumato. E forse non solo. Quasi sicuramente non solo.
“Quanto cazzo sei fatto?”
Mi dà una manata sulla spalla (pare lo sport nazionale oggi). Domani mattina avrò un sacco di dita per giocare a shangai. Pedro ride. O almeno ci prova. Quello che gli esce è un ghigno sghembo mal riuscito.
“Sono fatto di bocchini cazzo. Quella troia ti succhia anche l’anima.”
Non so esattamente di chi stia parlando, forse la sua donna, ma inizio a ridere. Mio fratello con me. Ridiamo e beviamo. Pedro si versa da bere. Siamo marci. Pedro è fuori controllo. Parla di pompini, padri, madri e troie che succhiano il cazzo e puttane che si schifano a prenderlo in bocca. Follia generale. Risate senza controllo. Siamo troppo ubriachi e troppo stanchi per smettere di ridere.
Mi rendo conto di essermi perso qualcosa quando vedo Pedro andare con passo convinto verso la coppia.
“Perché” lo sento dire lontano come se fosse sulla Luna, “la tua morosa non lo prende in bocca?”
Il ragazzo dice qualcosa. Lo sento ma non lo vedo. Sembra tranquillo. Penso che se uno sconosciuto si rivolgesse così alla mia ragazza gli sarei già arrivato in faccia.
“Tutte fanno bocchini. E chi dice di non farlo mente.”
Non riesco a sentire quello che risponde il ...
... ragazzo, Pedro è proprio tra me e lui. Vedo la ragazza sorseggiare il bicchiere di vino, quasi vuoto, con lo sguardo basso. Non credo che fosse così che pensava di passare la notte di Natale. Pedro barcolla. Io assisto a tutta a scena come se fossi al televisore.
“Tu non glielo succhi?”
Il ragazzo si alza.
Cazzo, penso, questo è male. Non ho la forza né la lucidità per reagire. Poi Pedro è grosso ed è un bonaccione, adesso si sistema tutto.
“Non sono letteralmente cazzi tuoi, amico.”
Invece no. Non si sistema un cazzo. Lo capisco da come quel “amico” è stato pronunciato non mi aspetto nulla di buono. Devo intervenire. Mi alzo e mi avvicino trovando forze e lucidità non so bene dove.
“Pedro, basta.”
“Basta un cazzo. Ci vuole tanto ad ammettere che fa i pompini?”
Il ragazzo fa un passo avanti e gli punta un dito contro.
“Non mi interessa se sei sbronza, vattene o ti sistemo.”
Lo prendo per un braccio e cerco di portarlo via.
“Stiamo solo parlando di pompini, come si fa tra uomini.”
Pedro alza le mani, come un coglione. Perché devo finirci nel mezzo io?
Questione di un attimo.
“Sì, faccio pompini. E sai cosa? Mi piace anche farli.”
Gelo.
La ragazza si è alzata in piedi. Siamo tutti girati verso di lei.
Il suo ragazzo è diventato una pietra. Pedro è rimasto basito. A me viene da ridere.
“E sai un’altra cosa?” riprende la ragazza con lo sguardo fisso sul mio amico, “penso che sia la tua ragazza a non farli.”
Questo sarebbe il ...