1. Pericoloso rientrare a casa passando dal parco


    Data: 18/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    Finisco tardi in ufficio. Lavoro urgente da consegnare all’indomani e dovevo completare la pratica. Solo, ormai tutti sono spariti e chiudo io l’ufficio. E’ già buio, ho perso l’ultimo bus diretto per tornare a casa, e quello l’alternativo oltre a fare un giro lunghissimo arriva fra mezz’ora, inoltre dall’ufficio a casa a piedi sono 40 minuti per le strade ma se prendo per il parco ci impiego 25-30 minuti. Non mi conviene attendere, arrivo a casa sicuramente prima a piedi che con i mezzi pubblici, e poi fa bene una camminata dopo una giornata così intensa d’ufficio, rilassa la mente e fa bene al corpo e stimola la cena. Decido di fare la più breve, passare dal parco. È ben illuminato ed a quest’ora non vi è quasi nessuno. Un tratto lungo la strada, con un traffico bestiale con continui rallentamenti e file, un puzzo di gas di scarico, poi finalmente il bivio per il parco, nel verde del boschetto e dei prati. Il puzzo sparisce quasi subito e mi inoltro con passo tranquillo. Ho bisogno di rilassarmi e il luogo mi stà aiutando molto. Incrocio una coppiette giovane che stretti stretti tubano e si scambiano parole dolci sotto voce. Sorrido e li saluto, rispondono educatamente. Proseguo con un silenzio rotto da qualche rumore di animale che si muove nel buio, ed ecco una coppia di maschi si parlano camminando in direzione opposta, due ben messi a giudicare dalla corporatura che vedo. Mi guardano, sorridono mi salutano si allargano facendomi passare in mezzo fra loro ma arrivati al ...
    ... mio fianco mi prendono ogni uno per un braccio e me lo forzano dietro la schiena, velocissimi li bloccano con fascette in plastica da elettricista rendendomi un prigioniero. La sorpresa e lo spaesamento mi bloccano e non riesco a dire nulla e neppure urlare. “eccoti qui nostro, non urlare non protestare, non dire nulla. Vieni con noi senza reagire e vedrai che andrà tutto bene, ti faremo divertire” Li guardo sbalordito, con sguardo interrogativo mentre tenendomi per le braccia mi spingono verso l’interno del parco fuori dalla strada nella boscaglia, i cespugli. Il buio. Mi trascinano, fatico a tenere il ritmo dei loro passi anche perché mi strattonano a turno sbilanciandomi. Arriviamo a una piccola radura, un prato non curato totalmente circondata da cespugli e dietro alberi. Ci fermiamo e mi fanno cadere a terra accompagnandomi, mi girano e slacciano la cintura e aprono i pantaloni tirandoli giù assieme agli slip sino alle ginocchia. Mi riappoggiano a terra e li sfilano tirandoli. Provo a protestare ma vengo zittito immediatamente. “zitta troia, adesso sei nostra e ci divertiamo come ci pare. Se ti va bene ok e facciamo divertire anche te, non vuoi facciamo uguale ma non ci frega nulla di te. Non protestare, non urlare ma obbedisci e partecipa. Questo è il primo ed ultimo avviso, CHIARO?” Parzialmente terrorizzato, non sono più in grado di dire nulla.
    
    In realtà devo ammettere che la situazione mi eccita molto, chiaramente non vogliono ne stuprarmi ne violentarmi, chiedono ...
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