Ii lezione - la monta - Racconti Erotici

Ii lezione - la monta

... colarle fuori e scendere lungo le cosce.

A quel punto mi rivolsi a Giorgio chiedendogli di potermela scopare anche io ora che loro avevano finito, lui ridendo insieme agli altri miei amici mi diede il permesso aggiungendo però” Dai scopala cornuto e vediamo se tua moglie sfondata come è riesce a sentirlo il tuo cazzetto”. Mi sentii umiliato ma allo stesso tempo eccitato e quando le ficcai il cazzo in quella fica sfondata mi resi subito conto che lei non mi avrebbe sentito più di tanto. Dopo pochi colpi di cazzo lei infatti iniziò a provocarmi dicendomi di sforzarmi di più perché non sentiva nulla. E poi rivolto ai quattro porci disse loro che dopo i loro cazzi non sarebbe più riuscita a godere scopando con il mio cazzetto. A quelle parole iniziai a sentire che stavo per sborrare ma lei se ne accorse e mi ordinò di non sborrarle dentro ma al massimo sulle tette arrossate dal trattamento ricevuto in precedenza.

Così feci e credevo che mi si svuotasse l’anima per come godevo eccitato anche dalla vista delle sue cosce con tutta la colatura di sborra che le usciva dalla fica.

Gli amici si stavano ricomponendo per andarsene a casa ma prima di andar via dissero a Teresa “Ovviamente stasera non ti lavi e vai a letto così come ti abbiano lasciata sfondata e grondante dei tuoi umori e della nostra sborra. Così il cornuto sentirà il nostro odore mentre cercherà di dormire”. E tutti si misero a ridere mentre mi davano pacche sulle spalle in modo canzonatorio.