1. Collaborazione


    Data: 14/04/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Geppo, Fonte: EroticiRacconti

    Finalmente una mattina di sole, un bel giorno d’estate, anche se il mare ancora porta con se le perturbazioni dei giorni precedenti.
    
    Non violenti, ma lunghi cavalloni inondano buona parte della spiaggia. Ritirandosi e lasciando una piacevole e abbacinante schiuma bianca.
    
    Nuda, si muove con dolcezza, scherza con le onde, si lascia bagnare.
    
    Danza con la musica del vento, nel suono del mare, nell’eco di una latente felicità.
    
    La sua pelle d’ebano spicca nell’immenso bianco, nella melodia della natura.
    
    Con la mente fotografo le sue sinuose movenze, i gesti delle sue mani, il suo chinarsi a raccogliere conchiglie.
    
    Arriva l’onda, la bagna. La raggiungo, la stringo. La bacio.
    
    Saliva, sale, insaporiscono la realtà.
    
    Corriamo incontro al mare, mentre si ritira, per caricare un nuovo cavallone, poi scappiamo verso la spiaggia.
    
    Mi bacia, le sfioro la pelle, essendo nudi la mia eccitazione comincia a farsi notare. Altre coppie e singoli, sono seduti sotto gli ombrelloni, piantati, dove non arrivano le onde. Qualche coppia si bacia, altre si passano le creme in modo eclatante, esibizionista, per farsi guardare dai tanti singoli.
    
    Ci sono i gay, tranquilli e riservati, si scambiano coccole. Le lesbiche molto sobrie, intente a gustarsi il sole.
    
    Cominciamo a camminare seguendo la curva lasciata dalle onde sulla spiaggia. Ci bagnano gli spruzzi, ci asciuga il sole e la leggera brezza marina.
    
    Siamo bambini in gita, in fuga dalla vita schematizzata dalla ...
    ... società in balia della pubblicità.
    
    Corre, si allontana di pochi metri. Ritorna, mi abbraccia felice, mi prende la mano mi accompagna per la sua scia.
    
    Sorride, mi bacia.
    
    Lascia la mano, mi prende per il cazzo, con delicatezza m’invita a seguirla. Lo lascia, si allontana, mi raggiunge di nuovo nella schiuma bianca dei cavalloni.
    
    Scappa via.
    
    A pochi metri, nota una piccola grotta, un anfratto, un riparo tra le rocce.
    
    Con un cenno della testa me lo fa notare. Poco distanti due ragazzi seduti sul bagnasciuga. Mi fa ancora cenno, oramai l’ho raggiunta. Con le braccia mi circonda il collo, con la lingua salata cerca la mia. Stringendomi a se sente la consistenza oramai evidente dell’eccitazione. Mi afferra di nuovo per il cazzo, furtivamente mi trascina nell’anfratto.
    
    Qualche metro e raggiungiamo il fondo. Comincio a baciarla, a stuzzicarle con le dite la sua dolce umidità. Si abbassa, comincia a baciare la mia estremità oramai dura. Lo lecca, lo assapora, lo bagna. Lo fa sparire nella sua bocca, lo tira fuori. Gioca con la mano, mi guarda. Si rialza, cerco di prenderla stando in piedi. Posizione scomoda. Delicatamente la spingo contro la parete, c’è una piccola sporgenza rocciosa. Accompagnata dalle mie mani cerca di appoggiarci sopra il sedere. Sembra che ci sia riuscita. Allarga le gambe lungo i miei fianchi, la tengo su per le cosce. Entro dentro di lei, avverto il calore. Lei sospira. Pochi colpetti e scivola, la tengo appena. La superfice è troppo piccola per ...
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