Le schiave sessuali all'università 1
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: padrone29, Fonte: Annunci69
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Le schiave sessuali all’università 1
Cominciò tutto per caso, Jack aveva deciso di dare una mano a un’amica che doveva sostenere l’esame di statistica alla London school of economics. Un giorno in cui non aveva molto da fare sostò fuori dall’aula dove si teneva l’esame per vedere se fosse riuscito ad ottenere qualche informazione.
Pensò infatti che stazionando fuori dall’aula dove si teneva l’esame avrebbe potuto farsi un’idea di quali potessero essere le domande. Vennero in soccorso a Jack un gruppo di ragazze irlandesi abbastanza bruttine, basse e cicciottelle che agivano come un gruppo di mutuo soccorso che avevano fatto un lavoro certosino di raccolta delle tracce con le connazionali che frequentavano l’università.
La cosa cominciò a suscitare l’ilarità generale, infatti i bidelli non capivano cosa ci trovasse Jack in quel gruppo di ragazze così brutte visto che era un bel ragazzo. Visto che l’amicizia con i bidelli avrebbe potuto tornargli utile raccontò loro la verità ossia che tutto questo lavoro era focalizzato a scoparsi una ragazza che trovava serie difficoltà a passare quell’esame.
Questo gli permise di venire a sapere che i bidelli avevano messo in piedi un commercio florido e gli spiegarono come avrebbe fatto ad ottenere le domande dell’esame per la sua amica. Avevano scoperto infatti che il professore di statistica era gay pur essendo sposato con moglie e figli e questo permetteva loro di ricattarlo, ...
... perché se la notizia si fosse saputa avrebbe avuto sicuramente dei grossi problemi. Con il sostegno dei bidelli l’amica di Jack avrebbe dovuto solo presentarsi all’esame e intestare i moduli: le risposte le avrebbe scritto il professore.
Mentre aspettava fuori dall’aula dell’esame Jennifer(l’amica che doveva sostenere l’esame), Jack ebbe modo di vedere uscire molti studenti che uscivano dall’aula sbuffando per non essere stati in grado di rispondere alle domande. Tra questi, le fighette stupende non mancavano. Erano tutte matricole appena uscite dal liceo, ma in particolare una interessava a Jack.
Una di queste si chiamava Susan, aveva una pelliccia costosissima e sotto la pelliccia due gambe da copertina, con una gonna cortissima. Due tette stupende che contribuivano a dare l’immagine della ragazza ricca, bellissima e che gode a far morire di desiderio gli uomini che le capitavano a tiro. Era come se avesse esposto il prezzo da pagare per scoparla, ma era un prezzo che Jack non poteva permettersi.
Preparò il discorso che doveva farle, recitando la parte dell’amico consolatore che si meravigliava che non sapesse nulla delle soluzioni disponibili sul mercato.
“Ma dai carina come sei, come fai a non prendere il massimo dei voti, le diceva”. Si era preparato all’opportunità di prendersi uno sganassone, cosa che con sua grande sorpresa non avveni.
“Magari sapessi come! Cosa devo fare mettermi a strillare che ci sto in attesa che trovo qualcuno che si vende ...