1. Quella calda estate


    Data: 03/07/2020, Categorie: Maturo Prime Esperienze Autore: CPLIBERTY, Fonte: xHamster

    ... donna che ormai turbava i miei pensieri
    
    Stava spazzando il balcone e ogni tanto alzava lo sguardo per scorgere se fossi lì.
    
    Decisi di far capolino e far sentire la mia presenza e come d’incanto lo show ripartì le sue movenze si fecero più lente e sinuose ogni movimento era studiato per farmi impazzire avevo capito il gioco le piaceva e non solo a lei.
    
    Si chinò per sistemare un vaso di fiori ed aprì spudoratamente le gambe,la visione mi provocò un erezione potente la vista della sua fichetta celata da mutandine di pizzo nero mi aveva stordito non capivo più niente,mi guardava facendo finta di non vedermi.
    
    Avevo deciso di farle capire che mi stavo facendo una sega con smorfie del viso e movimenti eloquenti del braccio e del collo la guardavo fissa e scorsi un movimento del viso che mi fece espolodere in un orgasmo,si morse un labbro come per farmi capire che anche lei stava godendo.
    
    La immaginavo bagnata nelle sue mutandine di pizzo,avevo il cazzo sporco di sperma ma ancora duro continuai a guardare quel film che mi eccitava all’ennesima potenza e proseguii a masturbarmi
    
    ma di li a poco la signora decise che era finito si alzo e rientrò in casa.
    
    Anch’io smisi di smanettarmi e corsi a pulire il pavimento.
    
    Ormai me la sognavo anche di notte mi facevo delle seghe multiple,cioè più di una consecutivamente con l’immagini di quella mattinata.
    
    Era diventata quasi un ossessione affacciarmi alla finestra de salotto,ma ogni volta la mia delusione era sempre ...
    ... più grande.
    
    Un pomeriggio di quella torrida estate mentre ero li in casa a girottolare sentii la voce della signora che imprecava perchè non ce la faceva a spostare dei grossi vasi in giardino.
    
    Mi affacciai alla finestra sperando di poter assistere a qualche ottima visione quando sentii “invece di star lì a guardare potresti scendere e darmi una mano che non ce la faccio” e poi “gioventù bruciata”
    
    Corsi in camera indossai un paio di pantalocini da calcio e scesi le scale anzi volavo.
    
    Arrivato in giardino dalla mia parte mi affacciai alla rete confinate dicendo “B. hai bisogno eccomi..”
    
    e lei “se non avessi avuto non ti avrei chiamato,cosa fai salti la rete oti devo aprire da fuori?”
    
    Non aveva ancora finito di parlare che avevo già saltato la rete,”pronti cosa devo fare “aiutami facciamo rotolare questi vasi fino in capanna.
    
    Era caldo ed effettivamente erano pesanti a pezzi e bocconi cercavo di farli rotolare senza romperli,quando si accorse che ero in difficoltà,mi disse -lascia fare,sarà meglio che chiami R.
    
    lui è un uomo.
    
    Mi sentii piccolo ed inutile,R. Era un nostro vicino e poi dei vasi a me fregava il giusto era quella frase “LUI E’ UN UOMO” che mi aveva umiliato, perchè ero un ragazzino ma avevo già un bel cazzo grosso ed abbastanza ungo tanto che le ragazzine a volte si trovavano in difficoltà.
    
    Ripresi quel grosso vaso con forza ed ostinazione e ricominciai a farlo girare fù lì che la signora nel tentativo di aiutarmi si avvicinò,lo stretto ...