Interludi_La ciliegina di mia sorella
Data: 11/06/2020,
Categorie:
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Tabù
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... pillola, non corriamo nessun rischio. Come mi sta piacendo far l’amore con te, è davvero sconvolgente scopare con il proprio figlio.
L’i****to è la trasgressione più forte che io abbia mai provato. Che libidine, sono sconvolta. E’ bellissimo, è la scopata più bella della mia vita. Ma a te piace scopare con quella troia di tua madre ?”
Poi inizia a baciarmi in bocca mi succhia la lingua e mi stringe forte, forte. Tra un brivido e l’altro trova, ancora, la forza di sussurrarmi, con la voce roca dell’eccitazione.
“Vigliacco, … amore, dimmi tutte le porcate che ti vengono, che sono una troia una puttana viziosa.” Sconvolta, eccitata fino alla follia si
abbandona, finalmente, al piacere della carne con orgasmi continui uno dietro l’altro.
Anch’io iniziai a sentire l’orgasmo che mi saliva dai coglioni e l’avvisai…Lei mi rassicurò e mi incitò a venirmene dentro il suo paradiso. Lei godeva e soffriva, il suo volto era una maschera su cui si potevano leggere tutte le sue ultime sensazioni. Ero felice di aver sfidato qualsiasi buon senso comune, traendone tutti i vantaggi, ma ancora non mi bastava, desideravo scoprire quanto fosse troia e se i sospetti di mia sorella, che la mamma avesse qualche amante, fossero fondati. “Mamma ti vengo dentro, tanto avrai preso ettolitri di sborra dai tuoi amanti. Puttana come sei, ne avrai molti. Quanti cazzi hai preso, oltre quello di papà?” A queste parole si mise a tremare e a scuotersi ed un altro orgasmo la travolse, mentre ...
... singhiozzando mi sussurrava: “tanti, amore, tanti, tuo padre è un guardone, un cornuto vizioso, si eccita a vedermi scopare con altri. Sì, mi fa scopare anche con i suoi amici, e a me piace tanto scopare con più uomini mentre lui mi guarda. Anch’io sono una lurida zozzona, una perversa e vedo con piacere che anche sei come me e tuo padre.” Poi altre scosse la presero sconvolgendola ancora di più portandola all’orgasmo finale.
“Basta amore, basta non ce la faccio più.. basta Marco sono esausta, godo, godo: bravo Marco, vieni dalla mamma, spruzzami addosso il tuo nettare, riempimi e ringrazia i benedetti pidocchi che ci hanno dato l’opportunità di chiavare e di conoscerci come realmente siamo, dei porci libidinosi che sanno gustarsi i piaceri della vita”.
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Il diario osceno di mia madre
Quando frequentavo il quarto ginnasio non ero quel che si dice uno scolaro
modello, la voglia di studiare era veramente poca.
Appena potevo, coglievo l’occasione per andarmene a zonzo con gli amici.
Cosa che ebbi l’opportunità di fare, tre volta a settimana, per un lungo periodo
di tempo in cui mio padre era costretto, per la gran mole di lavoro, a tornare in
ufficio anche di pomeriggio e mia madre si recava immancabilmente in Chiesa
per partecipare alla Messa delle diciotto insieme con le signorine Truzzi, due
zitelle bigotte che abitavano, insieme ad un fratello trentanovenne, da una vita
studente fuori corso a Medicina, nell’altra scala del nostro ...