Mia suocera
Data: 09/06/2020,
Categorie:
Tabù
Hardcore,
Autore: sardo84, Fonte: xHamster
Era qualche giorno che stava a casa nostra, per assistere mia moglie che aveva appena partorito.
Quel giorno ero tornato tardi dal lavoro, la casa era silenziosa e così dopo una doccia rinfrescante, ancora in accappatoio mi siedo al pc e inizio a navigare in rete.
Entro in un sito porno e le immagini sullo schermo sortiscono il loro effetto. Il mio cazzo duro esce dall’accappatoio e inizio a toccarmi.
Non mi accorgo, intanto, che qualcuno era entrato dalla porta di casa. Così quando mia suocera entra nella stanza, accendendo la luce saltai in aria.
“Ciao Sergio. Ma che fai nudo? Ti stai masturbando?” esclama Marianna
Avvampai di vergogna cercando di nascondere il cazzo che invece ritornava sempre fuori e la salutai a mia volta, cercando di giustificarmi: “Ciao Marianna. No… ecco… non mi stavo…ehm”
“Non devi vergognarti. Capisco che dopo nove mesi di gravidanza la voglia è tanta, ma ci sono altri sistemi” replica lei con un tono mellifluo e ambiguo mentre si avvicina a me.
La guardo incuriosito e le chiedo: “Ah sìì? E quali?”
Mi mette una mano sul cazzo, scoprendo il glande e guardandomi negli occhi mi dice: “Questo per esempio. Ma se preferisci possiamo provarne altri.” E inginocchiandosi davanti a me prende in bocca il mio cazzo.
Vedere le splendide labbra carnose di mia suocera attorno al mio cazzo, una donna ancora piacente e tonica (ha 53 anni), oltre all’eccitazione della situazione fece si che il mio cazzo esplodesse dentro la sua gola. ...
... Marianna da abile pompinara, non lasciò uscire neanche una goccia del mio sperma, ingoiando con voluttà quanto le offrivo.
Poi prese a leccare la cappella per pulire le gocce residue fino a che non si ritenne soddisfatta. Passò quindi a lambire l’asta scendendo fino alle palle, prendendole dolcemente tra le labbra, prima una e poi l’altra.
Quindi iniziò a salire verso il glande guardandomi fisso negli occhi con uno sguardo carico di promesse. Quelle mosse da esperta, unite alla mia voglia repressa sortirono il loro effetto. Infatti dopo qualche minuto di quel trattamento il mio cazzo tornò duro come l’acciaio.
Marianna si alza e con movenze da gatta si dirige verso il divano, lasciando dietro di se il vestito e le scarpe che indossava, restando in reggiseno e mutandine nere di pizzo.
Quindi si sdraia sul divano allargando le gambe e scostando leggermente le mutandine a mostrare la sua fica pelosa, e già umida di voglia e desiderio.
Mi inginocchio davanti a lei iniziando a leccarle le pareti della vagina.
Con le mani spinge la mia testa verso di sé, quasi volesse farsi penetrare. La lecco in profondità, infilando la mia lingua dentro di lei, mentre mi chiede di darle il mio cazzo, di sfondarla.
Resto qualche altro minuto a leccarla, per farmi implorare e quando ritengo sia pronta, mi alzo e avvicino il mio cazzo a quella fica palpitante e vogliosa. Non entro subito ma le stuzzico le grandi labbra col glande, facendole desiderare di essere penetrata.
Quando ...