"la fidanzatina universitaria del mio amico"
Data: 04/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Raymond_Oire, Fonte: Annunci69
... testa, si contorceva tutta, i capelli raccolti in un grazioso cipollotto, svolazzavano in ogni direzione. Le grida trapassavano le pareti. Poi mi fermai. Accaldato, mi discostai, palpandomelo. Lei non si mosse. Era tramortita; completamente sfibrata. Una giovenca abbandonata nella stalla.
«Ehi, vieni qui.» le dissi dolcemente, facendola voltare.
Aveva il respiro affannoso, quasi lacrimava.
La feci inginocchiare.
«No no.» fece lei capendo dove si andava a parare.
«Prendimelo un po’ in bocca, e dai.»
«No no, mi fa schifo, dai!»
Si rialzò discostandosi; gli occhi di una iena; i denti tremanti.
«Mentre ti scopavo non ti faceva schifo però eh!»
Non disse niente.
«Ma guardalo!» e dicendolo mi incrociai le mani sulla nuca, facendomi sballottare il cazzo in tiro da coscia a coscia.
Lei rise.
Io risi.
«Lo vedi,» le dissi, «dai, prendimelo in bocca, solo un pochino…»
«No, dai, ti prego, mi fa schifo.»
«Ma perché ti fa schifo?»
«Ma perché è tutto molle…sembra un verme…»
«Molle? Un verme? Il mio ti sembra forse molle?» e nel dirlo lo buttai tutto in fuori, contrandolo, facendolo gonfiare ogni oltre ragione.
Lei lo guardava; ne aveva voglia; si accarezzò la figa.
«Allora com’è il mio?» chiesi.
«Il tuo è proprio bello.» disse bagnata d’eccitazione.
«E allora inginocchiati dai…proviamo…fallo per me…se ti fa schifo, giuro, smettiamo subito e riprendo a scoparti fino a mattina!»
Rise ancora. Era proprio una bella maialina ...
... quando rideva.
E risistemandosi i capelli sulla nuca, s’inginocchiò. Alleluia!
Io mi accostai, glielo misi davanti al naso, lasciandole prendersi il suo tempo.
Lei lo afferrò con una mano; pulsava. Lo tirò giù e su con aria inesperta. Quindi chiuse gli occhi e lo toccò con le labbra, poi provò a succhiare, accarezzandomi la punta con le labbra. Anch’io chiusi gli occhi, levando la testa al soffitto. Lo spinse un po’ più dentro, la lingua ci vorticò intorno. Aprii gli occhi. Lei si abbassò di più, prendendolo in bocca meglio. Di scatto lo succhiò forte. Più forte. Cominciò a fare su e giù, aiutandosi con la mano all’estremità. Slurp! Sluuurp! Sluuurp! Delicatamente gliela tolsi, prendendo anche l’altra, portandole entrambe alle mie chiappe, agganciandole lì, che lavorasse solo con la bocca. M’avvolse la lingua intorno alla punta e io sussultai, flettendo le anche. Se lo spinse ancora più dentro, stringendosi a me. Era il momento. Afferrandola per la testa iniziai a muovermi sul serio; non ci credevo, la stavo scopando in bocca! E lei succhiava, facendo guizzare la lingua sulla mia erezione colossale, prendendolo tutto, da sentirlo sul fondo della gola e poi di nuovo sul davanti. Succhiava forte, sempre più forte, spingendolo in fondo e facendolo piroettare con la lingua. E io provai a rallentare, ma lei non ne voleva sapere, ciucciando senza pietà, come fosse attaccata al rubinetto dell’acqua e ciucciava, oh, come lo ciucciava! Slurp! Glup! Gluup! Io le tenevo una mano ...