1. The Cuckold.


    Data: 01/06/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... dimentichiamo questa storia. Non ci pensiamo più. Ti amo, e per amor tuo, ho fatto tutto ciò che c’era da fare; ora è tutto finito, non ci saranno altre volte, quindi ti prego dormiamo».
    
    Lui resta in silenzio, non credo che riesca a dormire e, invero, nemmeno io. L’indomani va al lavoro senza salutarmi, quando torna la sera è di pessimo umore. Gli chiedo quale sia il motivo del suo malumore. Risponde che non ha più nessun motivo di temere licenziamenti o trasferimenti.
    
    «Questo grazie a te, grazie a quello che hai fatto ieri sera, sicuramente lui deve aver gradito».
    
    Lo dice con un tono sprezzante. Allora scatto e vado su tutte le furie.
    
    «E no, bello mio! Così non va! Se tu mi tratti da puttana, allora sappi che io l’ho fatto per te! Se tu non volevi, lo potevi dire ieri sera; a me è sembrato che ti crollasse il mondo addosso ed ora mi fai pesare quello che ho fatto? Decidi: o ci passi su e non ne parliamo più, o io me ne vado!»
    
    Non si aspettava certo una simile reazione. Mi abbraccia, bacia, poi, quasi in lacrime, mi chiede che gli faccia un resoconto dettagliato di tutto quello che lui mi ha fatto. Seduti sul divano, gli racconto come lui mi ha fatto godere. Vedo che mentre parlo si eccita. Il cazzo gli diventa molto duro e glielo tiro fuori dai pantaloni. Mi osserva stupito, mentre lo prendo in bocca: pochi attimi e mi riempie la gola di sborra, che ingoio. Mi guarda basito. Lo bacio in bocca e gli faccio assaggiare il suo stesso sapore. Per un momento resta ...
    ... immobile, poi risponde con passione al bacio. In breve ha una nuova erezione. Ci monto sopra, facendomi impalare. Mi muovo velocemente, arrivando ad avere un orgasmo, nel momento in cui lui viene ancora dentro di me. Ci abbracciamo con passione, poi andiamo a letto e, per un mese, non se ne parla più. Dentro di me, invece, per tutto il mese, ho sentito un senso di vuoto. Sentivo tantissimo la mancanza, di quel meraviglioso palo che mi aveva slargato, goduto. Avrei voluto, sentirlo ancora dentro, fino in fondo, ma non potevo certo dirlo a lui, che sembrava aver superato tutto. Una sera, improvvisamente, suonano alla nostra porta. Lui apre e ci troviamo davanti Augusto. Appena entrato, mi abbraccia, mi bacia con passione, davanti a lui che ci guarda sbalordito, da tanta audacia e confidenza.
    
    «Scusami, ma non ho potuto resistere, Monica è troppo bella. Ho deciso che una donna così, la devo avere tutta per me. Allora mi son detto che, se ti offrivo una carica da direttore, forse me la lasciavi scopare ancora una volta. Ma, dopo una attenta riflessione, son giunto alla conclusione, che una sola volta non mi basta più, quindi la voglio ingravidare. Lei diventerà la numero tre: ne ho altre due che ho già ingravidato e che ora allevano, con i loro mariti, i miei figli. Hanno partorito due femmine. Ho molte risorse, posso garantirti un lauto stipendio, ma tu mi devi assicurare di crescere i miei figli nel migliore dei modi, come fanno gli altri due. Ogni tanto, ci raduniamo tutti ...
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