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4 – Forica: La notte con Forica e Bianca
Data: 26/05/2020, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... loro. Voglio urlare il piacere di essere montata come una vera femmina. Ho continuato a montarla fintanto che, chiedendo che il trattamento continuasse, mugolando, ansimando, urlando, non venne con movimento di affondo profondo nella sua vagina. Restò immobile nella posizione carponi con la testa appoggiata la lenzuolo. La quantità di liquido che ne derivò fu enorme. Forica si precipitò ad assaggiare ed io insieme a lei. Ci scambiammo baci profondi mischiando la saliva agli umori di Bianca che ripresasi dopo qualche decina di secondi dall’orgasmo chiese di poter essere invitata al banchetto. “In fin dei conti è roba mia!” Con Forica ci avvicinammo e le lingue scambiarono il contenuto proveniente dalla figa. “ …. e il culo dove lo lasciamo?” esclamò Bianca. “Cosa vuoi dire?” chiese Forica “Non vorrai lasciare chiuso questo bocciolo di rosa!” controbatté Bianca. “Per ora non voglio darlo a nessuno. Ora voglio un po’ di coccole da Angelo ed un po’ da te” Spegnemmo la luce e sollevammo la serranda della camera. Nel chiarore proveniente dall’illuminazione stradale chiacchierammo e scoprimmo che lo specchio l’avevamo osservato tutti e tre e che le immagini di noi amanti ci erano piaciute e non poco. Nessuno di noi aveva mai fatto alla luce a tantomeno allo specchio. Ci ponemmo anche la domanda se fossimo più bravi degli attori porno. Chissà se loro godono come noi? “Certo è che se la godono e sono pure pagati!” disse Forica “mentre noi non ...
... siamo pagati ma è certo che ci piacciamo, ci amiamo e godiamo senza limiti” Una leggera sonnolenza ci prese e lentamente prima Forica, che aveva contato più di 10 orgasmi in quel giorno, si addormentò. Poi io e Bianca ci scambiammo un profondo bacio toccandoci come se fosse l’ultima volta per ricordarci di noi in tempi futuri. Alla fine anche noi crollammo esausti. “Buongiorno!” Disse Forica aprendo gli occhi “Sapete che ore sono? Sono un quarto alle nove. Facciamo colazione?” “No, io no. Alle 9.30 devo aprire il negozio” disse Bianca Si levò dal letto per andare in bagno per lavarsi e truccarsi. La aiutai a vestirsi e mi piacque molto quando la vidi inguainare le gambe con le calze agganciandole al reggicalze. Sopra indossò un perizoma nero fatto con due fettuccine di tessuto che tenevano un piccolo triangolo di trasparente di garza, anch’essa nera, da cui si intravvedevano le grandi labbra ed anche la piccola striscia di pelo corto sul monte di Venere. “Perché non usi le autoreggenti?” Dissi “Perché dovrei lasciare le clienti per andare a sistemarmi” mi rispose. “Passerai in negozio oggi?” “Non so” risposi Forica era in cucina e non sentì la discussione. Bianca salutò con un profondo bacio Forica che aveva bevuto il cappuccino qualche secondo prima e nell’uscire disse che sarebbe tornata la sera per continuare il ‘discorso’ della notte appena passata. Io e Forica dopo esserci coccolati a vicenda andammo in Istituto per fare il nostro ...