1. Mildred e Patrick


    Data: 19/05/2020, Categorie: Racconti 69, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... accarezzandogli i capelli ‘Ora però fai il tuo dovere e fammi godere.’ Lui iniziò a leccarmi la passera con la consueta devozione, ma a differenza delle altre volte godevo molto di più perch&egrave sapevo quanto stava soffrendo, col suo pene chiuso in quel guscio di plastica. Il suo respiro si fece man mano più affannoso, diventando quasi un rantolo dopo che mi fece avere il primo orgasmo, ma non volli avere nessuna pietà, per quello che ormai consideravo il mio giocattolo umano. ‘Leccami anche il culo.’ gli ordinai mettendomi carponi sul letto ‘Voglio sentire la tua lingua dentro come se fosse un piccolo cazzo.’ ‘Padrona ti prego…fa troppo male.’ mi disse pregandomi di smettere quella tortura. ‘Se vuoi possiamo smettere anche subito.’ gli risposi passandomi un dito dentro la passera ‘Posso toglierti la cintura di castità così potrai farti la più bella sega della tua vita, ma ovviamente questo sarà anche la fine della nostra relazione, perch&egrave subito dopo me ne andrò lasciandoti solo come un verme. Sai benissimo che se me ne vado non ti rimane che andare da qualche Mistress che ti usa come vuoi solo perché la paghi, mentre io ti voglio sempre con me per il puro piacere di avere uno schivo. Quindi adesso smettila di frignare e obbedisci, altrimenti ti metto a pecora e sai quanto ti ecciti quando ti stimolo il culo.’ Messo alle strette non gli rimase che avvicinare il volto al mio sedere, aprirmi delicatamente le chiappe e leccare tutto intorno al buchetto prima ...
    ... d’infilarci dentro la lingua. ‘Devo ammettere che con la lingua sei bravo, tanto che ti userò prima o poi come preliminare con qualche toro da monta, magari vestito da troietta giusto per non farti dimenticare il tuo ruolo. Scommetto che quella cretina con cui stavi non si faceva leccare prima di prendere qualche bel cazzo, ma del resto se non aveva capito che razza di verme sei, non meritava di godere come voglio io.’ Per punire la sua insofferenza cercai con tutte le mie forze di ritardare il più possibile l’orgasmo, ben sapendo quanto dolore poteva provare. ‘Domani ti porterò da Riley.’ gli dissi anche per umiliarlo un po’ ‘Visto che hai deciso a farmi da schiavo, ti farò depilare completamente in modo da poterti poi vestire da donna senza scadere nel ridicolo. Inoltre sono curiosa d’andare con te nel suo locale, anche per farti capire come vengono trattati i servi come te, visto che ti lamenti per non poter avere un’erezione.’ Sapevo che Patrick era sotto il mio totale controllo, ma nonostante ciò volevo metterlo alla prova per capire sino a che punto mi potevo spingere, prima di sottometterlo in modo irreversibile. Mi gustai la sua lingua fra le chiappe a lungo, pensando a come l’avrei potuto umiliare pubblicamente senza fargli perdere del tutto la faccia, prima di farlo un cornuto contento di pagarmi i conti solo per farmi vedere scopare. ‘Credo sia il momento che tu mi trovi un uomo che mi faccia godere come merito, e non solo usando la lingua come puoi fare tu. Voglio un vero ...
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