1. Con tutta la famiglia… parte 2 La Nonna


    Data: 09/04/2018, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... deretano. Era già in posizione e aspettava la monta? Che dovevo fare? Estrarre il cazzo e partire all’attacco… Ammetto che avevo comunque un po’ di imbarazzo quindi mi feci solo avanti e dissi ‘ciao nonna’. Lei si alzò di scatto e finalmente capii vedendo tutta l’acqua per terra sul pavimento, gli strofinacci, il secchio e la sua maglietta bagnata. ‘Guarda che disastro John. Si è crepato un tubo del termosifone…. Sono due ore che tiro su acqua. Guarda in che stato sono’. In effetti era tutta spettinata, sudatissima e bagnata. I pantacollant che di solito usava in casa erano buttati a terra in un angolo tutti marci e questo spiegava perchè fosse in mutande e maglietta. Arrossii cercando di non farmene accorgere ringraziando dentro di me di non essermi davvero appoggiato col cazzo dietro di lei. Probabilmente ero un pazzo a pensare a queste cose. Certo però era da dire che la maglietta bianca tutta bagnata e la mancanza di reggiseno mostravano le tettone di nonna in tutto il loro splendore. Bisogna dire che nonna Antonietta aveva una nona naturale. Due angurie pazzesche che, senza reggiseno le calavano quasi fino all’ombelico. Per quanto facesse per tenerle a cuccia erano sempre prominenti ed eccitanti ogni volta che ti stava di fronte. Raramente poi le avevo viste così dettagliatamente perchè il tessuto bagnato non nascondeva nulla. Volente o nolente mi stava venendo duro. Così, prima che mi scoppiasse nei pantaloni provai a cambiare discorso e restare sul problema ‘adesso ...
    ... che si fa nonna. Vado a cercare un idraulico?’. ‘Tranquillo l’ho già chiamato io. Viene nel primo pomeriggio’. ‘A quindi oggi non si parte?’ ‘Non lo so, vediamo quanto ci mette. Dai su dammi una mano, prendi il secchio e lo straccio che asciughiamo questo disastro prima che marcisca il parquet’. Obbediente, da bravo nipotino lo feci. Ogni tanto però, lo ammetto, mi giravo verso di lei ammirandola chinata a terra sia da davanti con le mammelle che sfioravano il pavimento, sia da dietro dove le mutande bianche mi facevano intravvedere il suo culone e un po’ i peli della sua figa. Ammetto che questo spettacolo mi faceva lavorare più volentieri. Dopo più di un’ora avevamo quasi finito e siccome avevo i jeans fradici la imitai e me li tolsi restando in boxer. Anche la camicia messa nuova nuova quella mattina era un disastro e tolsi anche quella visto che, oltretutto, ero sudato come una bestia. Nonna mi guardò ‘dai vieni in salotto che ci beviamo qualcosa di fresco’. Mi sedetti sul divano e nonna arrivò con dell’acqua e ghiaccio e due bicchieri ‘mi spiace ma ho il frigo vuoto. Bevi l’acqua che tanto alla fine è la bibita più dissetante che ci sia’. Lei sedette sulla poltrona vicino a me, sempre in mutande e messa così adesso vedevo davvero i dettagli della sua figa, tanto più che doveva averla davvero bella pelosa perchè si notavano i peli neri uscire dagli elastici. ‘Che hai un po’ di ernia?’. ‘Ernia?!’ chiesi senza capire. Lei con un sorriso indicò il mio inguine. Abbassai gli ...
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