Il mio amore mi ha fatto cornuto! – Capitolo 6
Data: 16/05/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tradimenti
Autore: Bobbi, Fonte: RaccontiMilu
... mente un’altra idea. “Amore io vado a farmi una doccia veloce, mi prepareresti un panino? Devo uscire subito” “Certo, ci penso io” Prima di entrare in bagno entrai in camera e presi il portatile. Lo piazzai su una sedia in modo che potessi vedere che succedeva mentre mi facevo una doccia molto distratta. “Ehi, c’è un lavoro da finire qua” disse Marco afferrandosi il pacco. “Ok, ma facciamo in fretta, se no stavolta rischiamo davvero che ci scopra” Si inginocchiò in mezzo alle sue gambe e stavolta fu lei a fare tutto da sola. Gli leccava le palle, gliele succhiava mentre con la mano lo masturbava. Quando stava per venire subito avvolse le sue labbra attorno a quell’enorme cappella pulsante, raccogliendo ogni singola goccia di sperma. “Non ingoiare!” La mia ragazza lo guardò perplessa, come se ormai non riuscisse nemmeno a concepire quell’ordine. “Aspetta che il cornuto esca dalla doccia e ingoia davanti a lui” Spalancò gli occhi e scosse leggermente la testa, ma continuava a non ingoiare lo sperma. “Basta che fai finta di stare mangiando lo yogurt, non se ne accorgerà, è un coglioncello oltre che essere un gran cornuto”
Io nel frattempo dovetti trattenermi dal venire senza toccarmi. Andando in bagno la mia intenzione era proprio quella di lasciarli concludere, ma mai mi sarei aspettato una cosa simile. Mi sbrigai a finire la doccia e andai in camera a vestirmi. Entrai in cucina e vidi la mia lei di spalle ...
... intenta a far finta di star mangiando lo yogurt. Portò il cucchiaio alla bocca, ma notai con la coda dell’occhio che era vuoto.
Si girò verso di me e mi si avvicinò. Ingoiò lo sperma in un colpo solo guardandomi dritto negli occhi. Il mio cuore mancò un battito. Non credevo si potesse raggiungere un tale stato di eccitazione. Mi sorrise. “Ecco amore, ti ho preparato un panino con mortadella” e mi porse il piatto. Mi avvicinai a lei, le misi la mano dietro la schiena e la attirai a me. Capì troppo tardi cosa volessi fare e per un attimo vidi paura e senso di colpa nel suo sguardo. La baciai come se non l’avessi vista per anni. Sentivo il sapore dello sperma sulle sue labbra, sulla sua lingua. Esploravo la sua bocca con foga. Quel sapore salato nella bocca della mia ragazza mi fece impazzire. Non che mi piacesse il sapore in sé, ma sentirlo addosso a lei, sapere che non era mio. Fu sufficiente.
Venni senza toccarmi.
Lei si staccò da me. “Cosa ti prende oggi?” Le sorrisi. “Niente, ti volevo solo ringraziare, amore! Grazie mille!” Era perplessa, ma poi fece un sorriso incerto. “Figurati, amore” Presi il panino, salutai Marco (il quale aveva un ghigno stampato sul volto) ed uscii di casa. Mentre camminavo per strada, andando da nessuna parte, con le mutande imbrattate, non potevo fare a meno di godere del sapore che mi era rimasto in bocca. Il mio cazzettino era di nuovo duro.
Sono davvero un cornuto.