Angelica, il ritorno: vocazione escort – capitolo 13: la gang-bang - parte ii
Data: 25/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Aquarius, Fonte: Annunci69
... che non voleva andasse disperso.
Così, in un barlume di lucidità perversa, prima di sfilarsi da loro si fece passare un bicchiere a calice che era sul comodino. Quindi, si sollevò lentamente da quei giovani cazzi, che tanto l’avevano soddisfatta con tipico impulso giovanile, e posizionò il bicchiere sotto l’ano rimasto assai dilatato. Ne fuoriuscì una impressionante colata di sperma che continuò a defluire per diversi secondi. Dopo l’ultima goccia, Angelica ammirò soddisfatta il bicchiere con un dito di liquido caldo e profumato e non resistette assaggiandone qualche sorso.
“Mmm... che buona la vostra sborra, ragazzi!... E’ così dolce e delicata... Il resto lo lascio per dopo...”
Mauro con lo smartphone in mano disse ad Angelica:
“Ho scattato a ripetizione durante tutta la scena... Eccezionale!”
Quindi, baciò affettuosamente Flavio e Franco, rimasti esausti e quasi in trance dopo quell’esaltante doppia penetrazione.
Invece ad Angelica quel sorso di sperma era come una dose di vitamine e pareva ancor più carica che mai, pronta per continuare e rivolgendosi agli altri disse con tono allegro:
“E ora chi vuole scoparmi?”
Si fece avanti Alain, che dopo essersi eccitato nel vedere la scena precedente e dopo essersi segato lentamente, disse:
“Angelica... io vorrei scoparti ancora... non credo di poter resistere ancora a lungo...”
“Ma certo, Alain... con te vorrei fare una cosa...vieni qui!” disse Angelica mettendosi alla pecorina
e aggiunse: “Ecco... ...
... vorrei prendere il tuo cazzone in questa posizione... scopami con forza, alternando i due buchi.. e alla fine veniamo insieme!”
A quelle parole decise, Alain ebbe una scossa. Voleva accontentare il più possibile quella donna così disponibile con lui e finora l’unica che avesse vinto la sfida con le sue misure da superdotato.
Dato che i suoi orifizi erano già stati abbondantemente violati da tutti e rotti ad ogni esperienza, Alain gli inserì di forza il cazzone nero nella figa, facendo trasalire Angelica ed inarcare la schiena per il contraccolpo ma sentendo che subito cominciava a sbrodolare dal piacere.
Da dietro Alain era un martello pneumatico in piena azione, con bordate a piena potenza.
Angelica godeva e gemeva: “Aahh...aahh... sììì... sììì...scopami... sfondami...dai!” e quindi, rivolta a Mauro ed Alberto che la guardavano eccitati con il cazzo in mano, aggiunse:
“E voi cosa aspettate a darmi i vostri cazzi in bocca?!”
Fu subito accontentata; succhiava quei cazzi con foga quasi mordendoli, come per rispondere ai colpi che riceveva.
Dopo qualche minuto di quel trattamento, Alain, sapendo oramai cosa piacesse a quella ninfomane sotto di lui, estrasse il cannone dalla vagina colante e senza remore glielo spinse a forza nel culo, rimasto dilatato e lubrificato dallo sperma della doppia penetrazione precedente.
“Aahhh!.... Sì... dai... ora rompimi il culo!” Angelica si sentiva oramai una troia senza limiti, come in effetti era la sua natura, e voleva ...