Mammina le scarpe
Data: 18/04/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: LILLO, Fonte: EroticiRacconti
Sono appena rientrato dall'università, mattinata pazzesca, devo vare molto velocemente le mie cose, questa sera mi devo preparare, esco con lui, devo lavarmi vestirmi e truccarmi, lui ama Paola, non Rinaldo.
Sono già eccitata, è da due settimane che non lo incontro, era via con la moglie e i figli, e appena mi ha chiamata mi sono precipitata a casa.
Ma lì ho trovato la sorpresa, i miei erano venuti a farmi visita.
Mamma ha le chiavi, ma di solito mi avvertono, e io nascondo tutto il necessario di Paola, e questa volta non è successo.
Sono entrata e me la sono travata davanti, mi si è gelato il sangue, il suo sguardo diceva tutto, seduto, vi era papà, ma non mi sembrava alterato, li saluto, e poi mamma mi segue in camera.
Entra chiude la porta, e mi dice, ma sei pazzo?, se se ne accorgeva papà, ti sbranava, ho fatto appena in tempo a ritirare le tue scarpe, il resto gli ho detto che erano della tua ragazza, si certo aggiunge, ragazza sei tù, frocio.
Mi accarezza, lo sospettavo da alcuni anni, e ora cosa combini, ci sedemmo sul letto, e le raccontai tutto, dal primo uomo a Aldo, il mio amore, lei sorrise, bene, vieni.
Uscimmo dalla camera, e mamma disse a papà di andare a trovare un suo parente, perché noi dovevamo andare a fare delle spese, e così fù, andammo a comperare delle stupende calze, un paio di indumenti intimi, che provai tranquillamente nel camerino, e una volta nuda mamma mi fece i complimenti, sei veramente carina, e come fai a nascondere ...
... quel coso?, accennava al mio cazzo, mi passò il primo completino, lo infilai, e poi lei me lo aggiustò sul sederino, e poi davanti, lo sfiorò, quel tanto che bastò, e divenne turgido.
Nel mentre passa la ragazza, e vede la scena, sorride, poi dice a mamma, si è trovata un bel giocattolo giovane signora, lei sorride, è mia figlia, a dire il vero, si prepara per il suo uomo, questa sera, mi scoperanno la mia bambina e risero tutte e due.
Poi provai il secondo, ero imbarazzata, mamma entrò nel camerino, lascia fare a mè disse, si inginocchiò, e mi fece un pompino da urlo, le riempii la bocca in un minuto.
Buona disse, e poi si ricompose, ora sistemalo, troietta, e così, poi andammo a prendere le scarpe, scelsi un paio di decolté nere, una favola, e ci recammo a casa.
Una volta lì, deposi i miei acquisti al loro posto, e tornai in sala, dove trovai mamma completamente nuda, vidi il suo meraviglioso seno, i capezzoli durissimi, e poi le sue coscie tornite, e lì in mezzo alle gambe la sua figa rasata, deglutii, andiamo mi disse e mi prese per mano, facciamo una doccia trà donne.
Una volta dentro il box, i nostri corpi si strusciarono, a lei in un attimo i capezzoli diventarono di pietra, e io ebbi un'erezione pazzesca, la lavai, e quando passai la mano trà fica e culo, ebbe un gemito, le massaggiai il buco del culo, e le infilai due dita, lei mi baciò osa di più piccola osa, la guardAI, E LEI MI DISSE, MICA SOLO Tù LO PRENDI NEL CULO TESORO, Non resistetti, era la figa ...