Sei uno schianto
Data: 11/04/2020,
Categorie:
Voyeur
Autore: Il-legale, Fonte: EroticiRacconti
Lui
Il temporale sta arrivando, il meteo lo aveva detto: allerta arancione.
Credo di aver spento l'ultima sigaretta meno di un quarto d'ora fa, eppure ho già voglia di fumare ancora, forse faccio in tempo prima che arrivi la pioggia.
Esco sul balcone portando con me la mia piccola fedele noce di cocco posacenere. È un vecchio ricordo dell'università, o meglio di una mia ex dei tempi dell'università, una vera stronza, ma non riesco a separarmene, dal posacenere intendo, e forse non solo.
La sedia Tarno (sia lode all'Ikea) è già pronta lì ad accogliermi. Accendo la mia malboro rossa e aspiro con decisione; il suo sapore caldo e pungente mi invade la gola, poi finalmente espiro, sbuffando come il brucaliffo di Alice.
L'aria inizia a rinfrescare, questo luglio è stato torrido come non succedeva da anni.
Tiro giù ancora un paio di boccate, poi noto che le mie vicine hanno lasciato i panni stesi al balcone. In realtà Monique è fuori Milano per il week-end; il bucato è quasi certamente della sua nuova coinquilina. Una studentessa della bocconi, mi ha detto, del secondo o terzo anno. Credo di averla intravista un paio di volte, è decisamente carina. La sua stanza fa angolo con la finestra della mia camera da letto e quando la luce è accesa si intravede la sua ombra attraverso la tenda. Forse dovrei avvertirla del temporale. Non vedo luci accese in casa, però.
Un lampo squarcia il cielo ormai oscurato da grosse nubi nere, poi segue un boato e la sigaretta ...
... finisce.
Controvoglia torno a scrivere il mio atto di appello, scade lunedì e sono ancora in alto mare: delizioso programma per un sabato sera. Come uno studente universitario che non ha voglia di studiare, cerco ancora qualcosa da fare per ritardare il lavoro e così decido: vado ad avvertire la vicina della pioggia.
Lei
Che palle! Chi diavolo è che suona alla porta. Cazzo non ho neanche le mutande. Ma sì, vado in accappatoio. Però un asciugamano sui capelli devo metterlo, sembrò un pazza. Meglio guardare dallo spioncino prima. È il mio vicino di casa. Monique dice che è un tipo apposto, un avvocato credo. Apro.
- Scusami se ti disturbo, ho visto che hai il bucato steso fuori...è in un arrivo un temporale.
- Grazie mille, sei stato gentilissimo.
- Ciao
- Ciao
Gentilissimo un paio di palle, sono in ritardo e devo vestirmi; chissene frega dei panni fuori.
Torno in bagno, ma poi ci ripenso: c'è l'abito Prada di mia sorella steso, se non glielo restituisco domani mi ammazza.
Corro in balcone ancora in accappatoio e senza mutande. Inizio a ritirare tutto quello che c'è, cominciando dal vestitino ovviamente. Il vicino è fuori; sta mettendo al riparo il bazar che ha in balcone.
Però, è carino!
Credo mi guardi nella scollatura; dovrei arrabbiarmi, ma non posso biasimarlo, sono praticamente nuda.
Stringo l'accappatoio per fargli capire che l'ho beccato e l'asciugamano dei capelli cade giù nel cortile.
- Puttana la merda!
Oddio l'ho detto ad alta ...