Vittorio, simone e il prof di matematica. parte 3
Data: 06/04/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Oduardo, Fonte: Annunci69
... aprì le labbra e si infilò dentro tutta la mia asta fino alla gola.
Sentivo gemiti soffocati. Forse stava anche chiedendo pietà, ma a me non interessava. Percepivo i primi rivoli di sborra uscire dalla mia cappella e bagnare tutto attorno.
“È il mio turno” reclamai.
Stesi l’insegnante sulla cattedra, puntai bene, e delicatamente cominciai ad infilarlo andando sempre più a fondo. Se gli facesse male o meno non lo sapevo: la sua bocca era occupata dell’uccello de mio amico. Ogni tanto mi sfilavo per poi rimettermi dentro con colpi più decisi. Le mani dell’uomo cercavano la mia asta, e prontamente la guidavano per rientare nel suo buco.
“Ed ora il momento della verità” disse Simone. Si mise a sedere e accompagnò il bacino del professore affinché il suo cazzo rientrasse nel suo culo. Per un attimo rimasi lì a segarmi cercando di capire dove volesse arrivare il mio amico. Simone prese le gambe dell’uomo e le portò più in alto mostrandomi il culo. E allora capì.
Mi avvicinai, e dopo aver puntato, con un colpo secco entrai nel buco già occupato.
L’uomo non riuscì a trattenersi dal lanciare un urlo. Prontamente gli mise una mano sulla bocca, e cominciai a fotterlo con tutta la foga possibile. Sentivo il mio cazzo strusciare contro l’asta del mio amico, e la cosa mi faceva impazzire. Dovetti trattenermi molto dal non sborrare.
Ma non era così ...
... facile. Il prof cominciò a leccare le dita della mia mano, se le mise in bocca per succhiarle. E come se non bastasse Simone aveva cominciato a masturbarlo. Nel giro di poco Carnavale sborrò. Non furono spruzzi a fontana, ma erano abbastanza copiosi, e le gocce cadevano a rivoli per tutto il corpo del suo cazzo sporcando anche la mano del ragazzo, che portandola alla bocca dell’uomo lo incitò a pulirla. Cosa che lui fece.
Non potevo resistere più a lungo. Tolsi il cazzo dal buco, lo portai all’altezza della bocca di lui, e finalmente venni. Gli spruzzai sulla faccia più che altro, ma quello aprì la bocca e se lo prese ancora un po’, per poi pulirsi con la lingua tutto attorno alla bocca.
Simone disse che stava per sborrare anche lui. Il prof si alzò sfilandosi il cazzo dal culo, si mise in ginocchio ed aspettò a bocca aperta che la sborra del ragazzo gli schizzasse in faccia come con la mia. Quindi anche con lui prese a pulirgli per bene l’asta, e con la mano cercò di prendere quante più gocce di sborra possibili dalla sua bocca per potersele poi portare in bocca.
Io e Simone ci rivestimmo. Il prof rimase ancora per un bel po’ inginocchiato davanti alla cattedra a riprendere fiato.
“La lezione è finita ragazzi. Andate a casa”
Non ce lo facemmo ripetere due volte.
Ma ancora non sapevamo che in realtà la lezione non era veramente finita.