Il servizio fotografico - Racconti Erotici

Il servizio fotografico

... godimento.

Con la bocca piena mi giro verso Gius e lo bacio per mischiare il seme di Massimo, facendo dire a Gius “…sei proprio una troia…” prima di sputare lui, il tutto, mentre io ingollo con soddisfazione.

Mi ricompongo, guardo Massimo travolto dalla passione e forse dalla novità e mi giro per dare sfogo a Gius che non è ancora venuto.

A lui piace che metta la mia testa fra le sue cosce aperte, che gli lecchi le palle, il cazzo e anche a volte il buchino del culo, fino a farlo venire.

Se poi la mia posizione con il mio culetto all’aria, piegata a 90, alla pecorina, con la mia faccia chiusa fra le cosce di Gius, provoca uno che sia li per caso a servirsi della mia fica e del mio culo, aperti e disponibili, allora Gius gode ancor di più.

Sento infatti che Massimo davanti allo spettacolo del mio culo-fica spalancati mi mette le dita dentro.

Nella fica, prima uno poi due, poi tre e con questi inizia a scoparmi una topa che è già un lago.

Poi sento farsi strada un dito, poi due nel culetto e anche questi sono in movimento… avanti e indietro.

Che goduria: delle dita esperte mi stanno scopando culo e fica e sto leccando e suggendo un bel cazzo con la bocca.

Comincio a godere nuovamente…. certo preferirei dei cazzi alle dita ma bisogna fare di necessità virtù.

Urlo a Massimo mettimi il cazzo!

Ma le dita mi stanno facendo morire e nessuno dei tre farà in tempo.

Massimo lo sento caldo sbrodare sulle mie chiappe, io sbrodo violentando con la punta della lingua il buco del culo di Gius, che a sua volta viene urlando e lavandomi la faccia con sua broda calda.

Un sincronismo perfetto nelle sborrate anche se Massimo non ha fatto in tempo a mettermi il cazzo nel culo come avrei voluto.

Finiamo di bere lo champagne, ottima questa idea di Massimo e ci lasciamo con la promessa di fare la prossima volta, con la primavera, un servizio fotografico all’aperto, con il trattore.

L’idea mi piace proprio.

Anita