3 giorni: giorno 1 rimorchiata
Data: 02/04/2020,
Categorie:
Trans
Autore: francys53, Fonte: Annunci69
... semplici e spontanei. Piuttosto alto e massiccio, pochi capelli bianchi ma ben curati, mani forti di chi le ha sempre usate per lavorare, ma curate. La passeggiata fu piacevole, ci conoscemmo meglio: Roberto è un 65 enne titolare e capomastro di una piccola impresa artigianale, prossimo alla pensione, sposato con due figli grandi, storia ordinaria ma, per me, in quel pomeriggio di pura emozione, rassicurante. Per quanto mi riguarda rimasi sempre molto sul vago, abbiamo sempre timore di rivelare troppo della nostra doppia vita.
Poco dopo, forse casualmente o forse no, arrivammo alla sua auto, mi chiese se mi andava di fare un giro. Accettai mi fece salire e continuando a chiaccherare uscimmo dal centro, si diresse verso zone più tranquille, durante la guida mi sfiora le mani e mi mette le mani sulle coscia. Non lo ostacolo, ma non ricambio, sono immobile anche se vorrei fare tutto il contrario e mettergli le mani sul pacco. Ovviamente cerca e trova una zona tranquilla dove fermarsi. Insiste, le sue mani cercano il mio corpo, mi controllo, voglio essere diversa, comincio sfiorandogli le mani per poi toccare con più convinzione il resto del suo corpo lui ricambia le mie attenzioni prima palpando e mettendo le mani dappertutto con forza e desiderio poi, riprendendo il controllo, con una mano accompagna il mio mento verso il suo e cominciammo a baciarci . Un bacio lungo, profondo, erotico ed eccitante. Li tutto si fermò, me compresa
Le sue mani ora mi accarezzavano le ...
... cosce, indugiando sul gancetto del reggicalze al di sotto dei jeans, le sue mani si muovevano in armonia con la sua lingua, temevo di venire. Le nostre mani esploravano i nostri corpi, arrivando ben presto tra le gambe per toccarci a vicenda. con un po di difficoltà gli slaccio la cintura ed abbasso la cerniera dei pantaloni, faccio scorrere la mano sul cazzo trattenuto dagli slip, é abbastanza duro ma al contatto delle mie dita si ingrossa ancora di piú.. Lo prendo tra le mani, il contrasto tra le mie unghie laccate ed il suo uccello è fantastico. Lo sego per un poco timidamente e lentamente ma, quasi subito, istintivamente mi chino per trovarmelo in faccia. Inizio a succhiarlo. Lecco le palle, belle gonfie facendo presagire una pioggia di latte più avanti, lecco con cura le venature del suo cazzo turgido, non grande, un pò storto ma ora molto duro, fino a raggiungere il contorno della sua cappella. lo stringo forte con la mano e inizio a leccargli la punta. Con le labbra accompagno il prepuzio per liberare il glande dentro la mia bocca. E' morbido e delicato ma duro allo stesso tempo, più lo sentivo in bocca più lo volevo. Alzo la testa verso di lui e lo guardo sorridendo mentre gli facevo una sega. Lui sorrise ma gentilmente mi spinse di nuovo la testa verso il cazzo. Francesca riprese quel pompino divino, mettendo a nudo tutta la sua femminilità; sentire il profumo di uomo diventava, come sempre, ogni volta più ipnotico..
Cercavo di prenderlo sempre più in profondità, ...