1. Nella baita.


    Data: 01/04/2020, Categorie: Lesbo Autore: Easytolove, Fonte: Annunci69

    ... piega del rilassamento dei costumi, dopo un altro giro di birre, devo andare in bagno, Greta mi segue, iniziamo ad essere un pochino malferme sulle gambe.
    
    Lei finisce prima, e poi mi attende nell’antibagno, appena esco mi salta addosso, sento la sua lingua inzuppata di birra che mi fruga, mi farfuglia qualcosa nell’orecchio,
    
    “quando torniamo al tavolo non ti sedere, prendiamo i piumini e torniamo a casa, Margie si vuol scopare la tedesca, io ho troppa voglia di infilarmi con te dentro al tuo lettone”.
    
    Usciamo e ci accorgiamo che è iniziata una grossa nevicata, quella che era nelle previsioni.
    
    La neve ha già ricoperto la strada, presto sarà impraticabile, saltelliamo tirandoci delle palle che compattiamo con le mani senza guanti, ridiamo, e poi di corsa entriamo nel tepore della nostra baita.
    
    La signora, molto gentile, deve essere passata quando eravamo a cena, e ha acceso tutti e due i camini.
    
    Ci riscaldiamo per qualche minuto di fronte al fuoco, buttiamo alla rinfusa sette o otto pezzi legno, quando il calore diventa sostenuto, mentre ci baciamo lì davanti, ci togliamo i vestiti,e ci infiliamo sotto al morbido piumone.
    
    Ci coccoliamo per un poco, tra baci e palpatine, le mangio le tette, ci procuriamo un mezzo orgasmino con le dita, abbiamo tutta la notte, sappiamo di non avere fretta.
    
    Improvvisamente mi stringe forte, e mi soffia in un orecchio,
    
    “Margie mi ha detto di quel giocattolo che ti porti sempre dietro, voglio che mi scopi come farebbe un ...
    ... uomo”
    
    Quando mi risveglio una luce bassa attraversa la piccola finestra della stanza, il camino si è spento, sento il respiro di Greta sul collo, abbiamo dormito ingrovigliate, sento il caldo della sua patata che mi preme sul sedere. Lentamente sguscio fuori dal piumone, nel camino c’è ancora una spessa brace, metto sugli alari qualche bel pezzo di legno, la grossa cesta è ancora mezza piena.
    
    Osservo dal vetro della finestra, sta ancora nevicando, ha ricoperto tutto, il grosso fuoristrada è sepolto fino ai finestrini.
    
    Mi ributto sotto al piumone, oggi resteremo tutto il giorno a letto, Greta si è girata sulla schiena, come un gatto scivolo sotto, e mi dirigo verso la sua patata. Inizio a leccarla, forse faceva solo finta di dormire, mi afferra la nuca con le mani, apre le cosce e mi dice,
    
    “questo è il buongiorno che vorrei sempre sentire”!!
    
    Ricominciamo con la stessa lena, della sera prima.
    
    Senza mangiare e senza bere, ben presto le forze ci vengono a mancare, e ci riaddormentiamo abbracciate, tette contro tette, passere appiccicate alle cosce, nasi e bocche che si soffiano contro, i suoi capelli biondi sparpagliati sul cuscino.
    
    Mi risveglio che è di nuovo buio.
    
    Improvvisamente mi torna in mente Margie, stranamente ancora non l’abbiamo vista.
    
    Sgaiattolo in punta di piedi, questa volta il camino è definitivamente morto, per fortuna si è acceso il riscaldamento automatico, un soffio di aria calda fuoriesce da delle bocchette nelle pareti.
    
    Senza far ...
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