-
Pausa pranzo in quattro
Data: 26/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69
... raggiunse l’orgasmo grugnì assai di più. “Cazzo che scopate! Dovrebbero essere tutte così le pause pranzo.” “Si, si, bellissimo!” intervenne il ragazzo che si era nuovamente sdraiato e si accarezzava l’ano umidiccio: “peccato dover andare a lavorare adesso…” “Poche storie. Dai, dai fai una doccia che tra dieci minuti torniamo in negozio.” “Va bene, va bene… cattivo!” Si alzò ciondolando e come fu vicino a Federico si piegò, gli prese il pene con una mano e lo baciò delicatamente: “ciao piccolino. Sei stato bravo, sai. Prima mi hai fatto morire. Sei splendido. Magari stasera mi fai ancora un salutino? Il buchino ti aspetta… però tardi perché vengono i miei. Sono a cena con loro. Vogliono festeggiare il mio nuovo lavoro.” L’uomo rise mentre Gioele fece altri due passi e si piegò nuovamente davanti a Marco per una veloce succhiatina all'uccello che poi salutò con un malizioso: “ciao bellissimo. Sei stato bravissimo anche tu…” prima di andarsene a fare una doccia. “Cazzo che culo che hai avuto a trovarlo.” “Si, ho capito subito che era una vera troia. ...
... Giovanissimo ma proprio troia.” “Ma da quanto lavora in negozio? Da ieri. E ieri sera me lo sono già scopato.” “Cazzo e già oggi ce lo siamo fatto in tre! Domani?” “Vediamo. Vediamo come va la giornata in negozio. In caso ti chiamo come oggi.” “Cazzo! Certo, ci conto. Però queste fortune capitano solo a te.” “Sì, però bisogna anche saperli scegliere giusti.” Marco si vestì e se ne andò. Poco dopo ricomparve Gioele con un asciugamano in vita e, strusciandosi contro Federico, si fermò per farsi dare un bacio. Le loro bocche si incollarono e la lingua dell’uomo si spinse tra le morbide labbra del ragazzo per alcuni minuti. “Mh! Allora ti piaccio proprio. Anche se sono un po’ tondino… Non ti piace solo il mio culo…” “Dai, dai! Vestiti che è tardi.” lo interruppe Federico assestandogli un altro sculaccione. Anche Federico si lavò velocemente e quindi raggiunsero la macchina: “dai! Dobbiamo far in fretta che sono quasi le quattro. Ma i tuoi sanno cosa ti piace fare?” “Solo la mamma. Papà no.” “Sono giovani?” “Più o meno della tua età...”