1. Due amiche, una transessuale ed un complotto


    Data: 15/03/2020, Categorie: Etero Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    ... parlando tra loro Gianna scopre che Viola aveva scaricata Marika adducendo motivi di gelosia proprio nei confronti di Gianna.
    
    Gianna ci rimase proprio male, non se l'aspettava dall'amica, si erano scambiate tanti ragazzi senza tanti complimenti, e questa volta che proprio non c'era stato niente faceva queste scene che la facevano sentire inutilmente in colpa.
    
    Marika iniziò a consolarla, dopotutto lei era la pietra dello scandalo e si sentiva in colpa anche se trovava la cosa ridicola, comunque sia dopo un po' decise di andare, si diresse verso la porta di casa accompagnata da Gianna.
    
    E fu proprio lì che Gianna la toccò su una spalla, Marika si girò sorridendo e come se si fosse acceso un interruttore le due si baciarono.
    
    Richiusero la porta e si avventarono una sull'altra, Gianna faceva passare una mano dietro la nuca di Marika sentendo il piacere dello scorrere dei lunghi capelli fra le dita, il bacio fu ardente e appassionato, poi si guardarono negli occhi e veloci, senza mettere in mezzo enfasi e giochi si spogliarono nude lì in ingresso, fu come lo spogliarsi in palestra, veloci su la tuta e via, solo che qui non c'era null'altro a frapporsi tra loro se non la voglia di guardarsi e toccarsi.
    
    E lì Gianna lo vide! Rimase ad occhi aperti mentre Marika si metteva dritta a gambe larghe e braccia dietro, come un soldato in posizione di riposo.
    
    Il corpo glabro poi, faceva risaltare il membro barzotto.
    
    "E quindi era questo che volevi vedere, e ti piace ...
    ... quel che vedi?"
    
    Gianna alzò gli occhi e vide, vedeva le palle, il cazzo che iniziava a svettare, segno che si stava eccitando, e poi più su i seni enormi e dritti e sopra di essi lo sguardo beffardo di Marika.
    
    Si mise in ginocchio e afferrò con due mani quel cazzo che oramai era diventato duro, poi dopo esserselo passato sul viso e annusato l'afrore e prima di imboccarne la grossa e rossa cappella disse: "sì che mi piace, vivo per il cazzo, e il tuo è speciale", poi si mise a lavorarlo di bocca e di mani.
    
    "Dio se sei brava, devo dirlo sei divina, se continui così non so quanto posso durare".
    
    "E no", disse Gianna distaccandosi per un attimo dal suo lavoro, "voglio che duri, devi farmi un lavoretto dietro, prima che ti afflosci".
    
    Così andata carponi sul divano, Gianna si mise in posa con il culo più in aria possibile, poi se lo allargò con le mani.
    
    Marika che intanto si era unta per bene l'arnese con del gel apposito, appoggiò la cappella sulla rosellina scura di Gianna, che presto cedette, segno che la tipa era già avvezza a prenderne anche da lì, poi piano spinse ed entrò.
    
    Gianna era a bocca aperta, non proferiva verso, un filo di bava le scendeva di lato, poi ripreso un po' di fiato disse a Marika, avanti spaccami il culo, sono già schiava del tuo cazzone.
    
    Marika compreso che la tipa era partita del tutto non si fece pregare e iniziò un lavoro di affondi che presto produssero l'effetto voluto, Gianna si lasciò andare ad un orgasmo urlato mentre Marika ...